AprileOnLine: Fini e il disprezzo degli insegnanti
Alba Sasso La replica al presidente di Alleanza Nazionale, a proposito delle sue esternazioni rese ieri a Bologna (e mai smentite) sugli insegnanti italiani che sarebbero "frustrati e inciterebbero all'eversione gli alunni"
No, onorevole Fini. Gli insegnanti italiani sono frustrati, ma solo nel senso etimologico di delusi, alle volte amareggiati. Lo sarebbe anche lei, se dovesse fare il loro lavoro, a 1300 euro al mese circa.
Per affrontare l'impegno di aiutare a crescere, far maturare, milioni di ragazzi, in una scuola cui si sono aggiunti i danni paurosi fatti dal governo di cui era vice presidente ai mali storici mai superati. Come si fa a non essere delusi o preoccupati se ogni giorno si deve sopperire alle mille emergenze, e spesso si deve lottare per la propria integrità fisica?
Eppure ogni giorno, migliaia di insegnanti, in tutti i gradi dell'istruzione, con la pazienza e l'amore indispensabili, per fare questo che è un lavoro, ma anche uno straordinario lavoro, come si diceva una volta, si mettono in marcia, fanno a volte centinaia di chilometri, per garantire a tanti ragazzi l'acquisizione della conoscenza, l'accesso al sapere che può renderli adulti, soggetti consapevoli della vita democratica.
Diceva bene Citati, bisognerebbe raddoppiarlo, lo stipendio degli insegnanti. Doppio, perché spesso si trovano a supplire ad un ruolo, quello della famiglia, che viene meno sempre più spesso.
Stupisce che l'on. Fini, così attento e sensibile all'unità e al valore della famiglia, non apprezzi e non valorizzi questo sforzo. Pazienza. Gli insegnanti, ne siamo certi, metteranno fra le tante amarezze anche il disprezzo dell'on Fini. Epperò le famiglie italiane sono consapevoli di affidare i loro figli a persone che a questi ragazzi si dedicano, con tutta la loro intelligenze e la loro passione.
Certo, a sentire questi commenti, un po' di frustrazione viene...
*deputata Sinistra democratica, membro Commissione Cultura