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Aprileonline: Epifani: resto al timone

Conferenza Cgil

01/06/2008
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Aprileonline

Lottare uniti sui contratti, e sulla pubblica amministrazione non ci sarà una battaglia di retroguardia. Presto il leader della Cgil presenterà la sua proposta su criteri e nuovi nomi della segreteria. Tra possibili new entry Camusso, Megale, Podda, Panini e Solari

Uniti, senza giocare in difesa. E' uno schema offensivo quello messo in campo dal leader della Cgil in chiusura della conferenza di organizzazione. Un appuntamento che diventa l'occasione - davanti ai 950 delegati - per togliere ogni dubbio anche sulla sua permanenza alla guida del sindacato.
"Rassicuro tutti che il segretario generale è qui e, se lo volete, qui resterà", ha detto Guglielmo Epifani, rispondendo indirettamente alle voci che lo davano in uscita per una candidatura alle elezioni europee dell'anno prossimo nella fila del Pd.
Saldo al timone, Epifani sprona quindi i suoi e sottolinea il ruolo "forte e autorevole" della Cgil che serve al Paese. "E' un'organizzazione che pesa e che conta, la cui autonomia da' fastidio", ha sostenuto. E nella partita sulla riforma del modello contrattuale lancia un invito sia a "restare uniti" e a "lottare uniti, per far vincere le cose su cui ci si è spesi" sia a "non giocare in difesa", ma ad "uscire e a rischiare: non possiamo restare fermi - ha affermato - anche perché dobbiamo essere in condizione di dare una speranza motivata alle persone in difficoltà". E, pur ammettendo la presenza di problemi all'interno del sindacato, sottolinea come "contraddizioni ci sono anche per gli altri, ad esempio dentro Confindustria e dentro il governo".

Mentre l'appuntamento per la ripresa del confronto con gli industriali appare vicino ("diciamo che da lunedì 9 giugno ogni giorno è buono per ripartire", ha anticipato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni), la Cgil chiarisce anche la sua posizione sulla riforma della Pubblica amministrazione. Un'altra partita che "non è una battaglia di retroguardia", ha detto Epifani. Dopo lo strappo della Cgil al tavolo convocato dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, dal palco della conferenza di organizzazione Epifani ha affermato che il suo sindacato è "pronto" ad affrontare la riforma della Pa ma "contrattando di più e utilizzando la leva del confronto". Insomma, al di la' della questione del metodo sollevata da Cgil, ha chiarito il numero uno, "in realtà c'è un grande problema di sostanza".

Sul versante interno, replicando all'invito rivolto dal segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, a "non scannarsi" sulle nomine, Epifani ha annunciato che proporrà al direttivo nomi e criteri di scelta dei candidati a entrare in segreteria, dopo l'uscita di Carla Cantone per fine mandato e di Achille Passoni e Paolo Nerozzi diventati parlamentari del Pd. "Avanzerò una proposta al direttivo sui criteri di scelta e sui nomi per chiudere in fretta questa fase - ha detto Epifani - il rinnovo della segreteria rappresenta sempre una scelta difficile per tutti. Ma tutti ci dobbiamo mettere al servizio dell'organizzazione, perchè non c'è nessuna organizzazione al servizio di ciascuno di noi".
Tra le possibili new entry si fanno i nomi di Susanna Camusso, segretario della Cgil Lombardia; Agostino Megale, presidente dell'Ires; Carlo Podda, segretario generale della funzione pubblica; Enrico Panini, leader della Flc; Valeria Fedeli, segretario della Filtea; e Fabrizio Solari, segretario della Filt. I posti a disposizione sono tre, ma potrebbero diventare quattro se il segretario confederale Marigia Maulucci lascerà per assumere la responsabilità del nuovo istituto intitolato a Bruno Trentin, che accorperà Ires e Isf.

Intanto, una prova di unità si è avuta oggi sul documento conclusivo della conferenza, passato con 582 voti favorevoli, 129 astenuti e 16 voti contrari (tra cui quello di Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom e leader della Rete 18 Aprile, che sembrava inizialmente intenzionato a presentare un documento alternativo). Il testo sostanzialmente conferma quello discusso nel corso dei lavori preparatori (dall'emergenza salariale alla centralità del sindacato nel territorio, dalle questioni dei migranti al ruolo dei giovani e delle donne).
Proprio sottolineando la priorità della "restituzione fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati", Epifani è tornato a bocciare le misure decise del governo sull'azzeramento dell'Ici e la detassazione di straordinari e premi; e ha annunciato che la piattaforma unitaria con Cisl e Uil su fisco e redditi sarà presentata prima del Dpef.


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