FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3852045
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Aprileonline: Effetto Gelmini

Aprileonline: Effetto Gelmini

Piero Soldini-Responsabile ufficio Immigrazione CGIL Nazionale

12/09/2008
Decrease text size Increase text size
Aprileonline

Sono stati usati tanti sacrosanti argomenti contro la scelta della Ministra dell'Istruzione On. Gelmini, di ritornare al maestro unico nella scuola elementare italiana. Una proposta che nella migliore delle ipotesi può essere considerata nostalgica perché nella scuola di oggi, non ci sono più né quei maestri né quegli alunni. C'è però un argomento che forse è stato poco evidenziato e che io vorrei invece rimarcare. Nella scuola di oggi ci sono 614.000 ragazzi stranieri provenienti da circa 150 nazionalità diverse, rappresentano circa il 7% della popolazione scolastica, erano il 3% solo quattro anni fa e saranno, secondo la previsione degli esperti il 15% fra quattro anni e nel 2015 saranno oltre 2.000.000.

Il maestro unico vuol dire negare questa realtà e negare la necessità che ne deriva di adeguare l'offerta formativa con l'inserimento di nuove figure professionali e didattiche. Non mi riferisco solo ai facilitatori linguistici ed ai mediatori culturali, ma ad una nuova pedagogia della convivenza multietnica, della conoscenza globale e dell'educazione alla globalizzazione.
Questo adeguamento dell'offerta formativa non può e non deve essere inteso soltanto come servizio in favore dei bambini immigrati al fine di facilitare il loro percorso d'integrazione scolastico culturale e sociale, ma deve essere inteso come arricchimento formativo per tutti i ragazzi in primo luogo dei ragazzi italiani.

Da questo punto di vista il maestro unico è una aberrazione totale perché implica l'alunno unico, la lingua unica, il campanile unico e quindi rischierà di trasformare la scuola in una palestra di scontri e conflitti ed anche di sconfitte per gli insegnanti e per i ragazzi.
Al contrario la scuola deve essere un laboratorio didattico-formativo per la convivenza polietnica ed interculturale e per la conoscenza globale, e solo da questa scuola può uscire un cittadino attrezzato ad affrontare il mondo.

Dubito che si possa dialogare con il Governo Berlusconi e con la Ministra Gelmini su questi temi e quindi occorre mobilitare tutte le energie più varie di insegnati, genitori, studenti e cittadini.

*


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL