AprileOnLine: Conoscenza, una strada controvento
Pino de Luca*,
Nel percorso per costruire una sinistra unita, plurale e multipolare, l'impegno per lo sviluppo e la "comunione" del sapere, promosso dal Cantiere presentato venerdì da SD-PRC-PDCI-VERDI, appare come un'oasi fresca che può dare vigore al progetto
Ho appreso con grande piacere dall'articolo di Alba Sasso apparso su Aprileonline del week end che il 27 di luglio, al Senato, si è inaugurato un nuovo cantiere della Sinistra, il cui tema è quello della Conoscenza.
Non posso che essere felice di questo e con Alba convenire sul "non ci resta che andare avanti, lavorando al prossimo appuntamento di ottobre, quando vi sarà una prima assemblea pubblica dedicata al tema."
A tal proposito, peccando di una qualche presunzione, vorrei esporre la mia modestissima opinione.
Come espresso su AprileOnline il 9 maggio (https://www.aprileonline.info/2972/le-tre-s-della-sinistra-saperi-salari-sicurezza), i Saperi sono uno dei tre assi fondamentali attorno a cui deve ruotare il tentativo di ri-costruire la Sinistra di oggi e di domani.
Una profonda e cruda riflessione va allora compiuta sulla attuale organizzazione delle strutture di produzione, riproduzione e innovazione (?) dei saperi.
Non v'è dubbio alcuno che una Università pubblica asfittica, dominata dal malaffare e dal nepotismo da ogni punto di vista (didattico, scientifico e amministrativo), sia funzionale ad un mondo capitalistico che tende a rappresentare il privato non solo e non tanto come modello di efficienza ma come "unico modello" utile.
Quali sono i semi che occorre coltivare per far rifiorire ciò che è sempre stato il tesoro di questo nostro Paese? Da modesto operatore dell'istruzione e con qualche conoscenza di politica culturale non posso che sottoporre alla vostra attenzione alcuni elementi di riflessione.
Il primo è quello del finanziamento prevalentemente pubblico della ricerca teorica e di base, quella che costa soldi e non produce nulla nell'immediato, nella quale impegnare i migliori cervelli italiani e stranieri garantendo loro un ragionevole tenore di vita e l'assenza di preoccupazioni di carattere burocratico.
Non voglio ora soffermarmi sulle ragioni etiche e anche puramente economiche che rendono questo indispensabile - a solo titolo di esempio basta ricordare che un teorema, una teoria qualunque, per poter essere sviluppati non devono essere sottoposti all'assillo della "produttività" o al vincolo della coerenza a questo o quel modello. In un mondo strutturato e militarmente organizzato della ricerca di base non avremmo mai avuto la relatività, la fisica quantistica, i polimeri o la penicillina e nemmeno la stele di Rosetta.
Il secondo elemento è il potenziamento cooperativo della ricerca applicata tra pubblico e privato con la definizione di un "congruo tempo di durata di brevetto", il quale non può essere illimitato nel tempo perché il sapere è e deve continuare ad essere patrimonio dell'umanità.
L'ultimo elemento, per ordine ma non certo per importanza, è l'organizzazione dell'orientamento e della didattica, sui quali molto si è fatto ma moltissimo ancora rimane da fare. La trasmissione del sapere non è azione meno nobile delle prime due (cicero pro domo sua), anzi, le prime due senza una didattica che ne trasmetta metodo, verità e aporìe, sono attività prive di futuro oltre che di storia passata.
"Ho visto più lontano degli altri perché mi sono appoggiato sulle spalle dei giganti" soleva dire Isaac Newton; "Giovane guerriero, solo se racconterai ai tuoi figli la tua vita, come io ti ho raccontato la mia, lo spirito degli Oglala vivrà per sempre", coì parlò Wai ki ki (Cavallo Pazzo).
Lungo questa strada faticosa, in salita e controvento, per ricostruire una sinistra, plurale e multipolare, per ravvivare, in tanta parte delle donne e degli uomini, la speranza in un futuro migliore e riaccendere la voglia di partecipare alla sua costruzione, sapere che la Sinistra progetta di impegnarsi per lo sviluppo e la "comunione della conoscenza" è come un'oasi fresca che ci da vigore per percorrere ancora un poco di strada.
Istruitevi perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza!
* PdCI - Brindisi