Aprile on line-Una catena umana per il rinnovo del contratto

Una catena umana: alcune migliaia di delegati e rappresentanti sindacali eletti nelle Rsu nei vari settori del pubblico impiego, stamani formeranno una lunga fila che da Piazza SS.Apostoli arriverà fino a Palazzo Chigi, percorrendo via del Corso fino alla Colonna Antonina dove si concluderà la manifestazione nazionale. "Stiamo dando vita al programma di lotta che abbiamo definito dopo la partecipazione allo sciopero generale che ha visto una forte presenza dei lavoratori di tutti i settori da noi rappresentati in lotta per il rinnovo del contratto dice Carlo Podda, segretario generale della Funzione pubblica Cgil - utilizzando tutte le possibili forme di lotta. In particolare con la "catena umana" vogliamo far partecipi della battaglia che portiamo avanti il maggior numero possibile di cittadini. I nostri obiettivi riguardano tutti perché si tratta del funzionamento o meno dei servizi essenziali, quelli che mandano avanti l'intero paese". Nel corso di questa giornata verrà distribuito materiale informativo, si punta ad ottenere "il massimo effetto mediatico". L'informazione - dicono i dirigenti sindacali - è essenziale per far conoscere una vertenza che riguarda più di tre milioni di lavoratori, un comparto dal quale dipende il funzionamento della scuola, dell'università della sanità, degli enti previdenziali, dei vigili del fuoco, dei ministeri, dei comuni, delle province, delle regioni, insomma il lavoro pubblico, quel lavoro che le politiche del governo mettono a rischio. Quando si prevede di bloccare il turn over in modo selvaggio mandando a casa 75.000 lavoratori, di fatto senza sostituirli, quando non si rinnova il contratto - continua Podda - il governo procede con scelte precise, proseguendo in un'opera devastante, di demolizione del lavoro pubblico". In questo modo si mettono in discussione i diritti dei cittadini.
E' sufficiente un esempio per illustrare la situazione: dequalificare il lavoro nella sanità - sottolinea il segretario generale della Funzione pubblica Cgil - "vuol dire indebolire il diritto dei cittadini alla salute, così come avviene nel campo che delinea il welfare locale, con i tagli ai bilanci di comuni, province, regioni". Per questo la vertenza è diventata non solo sul contratto ma sul lavoro pubblico, i suoi contenuti, il suo valore. Il fatto che il governo neghi la stessa possibilità di firmare il contratto va ben al di là della dialettica fra le parti. Siamo in presenza di un "fatto fuori dell'ordinario", dice Podda, una lacerazione del tessuto democratico del paese, negando ruolo alle rappresentanze sociali. I motivi di questa giornata di lotta s'intrecciano l'un l'altro, portano in primo piano problemi legati alla Finanziaria, alle politiche del governo, all'attacco a tutto ciò che vi è di pubblico. Non è un caso che capofila di quest'attacco sia proprio il consigliere economico di Berlusconi, il professor Brunetta, abituale ospite di rubriche televisive per il quale sono "improduttive" tutte quelle spese legate ai servizi che lo Stato deve garantire ai cittadini. Dopo la catena umana, le organizzazioni di categoria Cgil, Cisl, Uil, hanno in programma un nuovo sciopero generale, una manifestazione nazionale a Roma e poi non si fermeranno finchè il governo non verrà a patti. Quel contratto che vogliono rinnovare è troppo importante per i tre milioni di lavoratori e per tutti i cittadini. "Passato il 31 dicembre, varata la Finanziaria conclude Podda - nessuno deve farsi illusioni, deve pensare che sia passata la nottata".
[Alessandro Cardulli]