Aprile on line-La Cgil può scrivere e parlare? Per i cerchiobottisti no.
La Cgil può scrivere e parlare? Per i cerchiobottisti no. Domanda: ma la Cgil è un soggetto abilitato a parlare, a dire la sua? Risposta dai giornali cerchiobottisti, quelli che fanno finta di ess...
La Cgil può scrivere e parlare? Per i cerchiobottisti no.
Domanda: ma la Cgil è un soggetto abilitato a parlare, a dire la sua? Risposta dai giornali cerchiobottisti, quelli che fanno finta di essere neutrali, dai dirigenti di Cisl e Uil e anche da qualche " margherito" infastidito: no, senza mezzi termini, senza se e senza ma. Magari le si può concedere un'attenuante: sentiamo ciò che dice e poi valutiamo. No, non se ne parli proprio. Non c'è bisogno di leggere un bel niente.
Sembra di essere tornati al tempo di quel "patto per l'Italia" che solo la Cgil osò non firmare. Se ne dissero di tutti i colori, le parole, gli insulti si sprecarono. Ora, con molta meno virulenza perché la fine misera di quel patto qualcosa deve aver insegnato, di nuovo si mette sotto accusa il più grande sindacato italiano.
Vediamo l'antefatto: la Cgil raccoglie le intenzioni più volte espresse dai leader del centrosinistra in relazione alla stesura del programma per il governo del Paese. A partire da Prodi fino a Fassino, Rutelli, gli altri leader, è stato detto che era importante il contributo che, in piena autonomia, avrebbero potuto dare associazioni, movimenti, forze sociali, sindacati. Insomma non sarebbero stati solo i partiti a mettere nero su bianco le proposte per un governo alternativo a Berlusconi. Un discorso che è stato fatto in ogni convegno, in ogni seminario, in tanti dibattiti, nei congressi, un discorso che riguarda il rapporto tra partiti e quella che si chiama società civile. La Cgil, magari anche per sollecitare l'apertura concreta di un discorso sul programma, ha preso tutto sul serio. Nero su bianco, appunto, ha scritto come la pensa sulle questioni più scottanti di politica economica e sociale. Si può condividere totalmente quanto propone il sindacato di cui è segretario generale Guglielmo Epifani, trasformato dai media, ci scusiamo per la generalizzazione, in un pericoloso bolscevico che vuol mettere i bastoni fra le ruote ai "riformisti" e gioca per i "radicali" che fanno parte del centrosinistra, che niente hanno a che vedere con quelli di Pannella.
I cerchiobottisti per di più dietrologi, insomma vedono nel documento della Cgil un'intrusione nel dibattito, nelle polemiche fra i partiti del centrosinistra. Qualcuno, più azzardato, arriva perfino a bollare il documento della Cgil come ''perfidamente'' suggerito da quei ''perfidi'' del correntone, la sinistra ds, che intendono giocarlo nel dibattito congressuale. Insomma sarebbe una mossa di Epifani contro Fassino per spostare a sinistra l'equilibrio della neonata Grande alleanza democratica.
Peccato che in questo labirinto di stupidaggini rischiano di perdersi anche personaggi autorevoli e stimati come i segretari generali della Cisl e quello della Uil. Il ritornello è quello di sempre. La Cgil darebbe segnali di mancanza di autonomia, qualcuno usa la parola collateralismo, farebbe politica.
In particolare spiace che proprio Luigi Angeletti, in un'intervista all'Unità, riportata con grande evidenza, non si faccia cpaire ed eviti di entrare nel merito, di far sapere per esempio se ritiene o no che la legge 30 (quella che genera precari) debba essere messa nel cassetto e non se ne parli più, se la controriforma della scuola targata Moratti contro la quale scioperano i tre sindacati, Uil compresa, ce la dobbiamo tenere vita natural durante, se occorre respingere il disastro della Costituzione voluto dal centrodestra, se è d'accordo con la manifestazione contro la Finanziaria indetta dalla Grande alleanza democratica (Gad), se anche la UIL intende dare un contributo autonomo al programma del centrosinistra. E con i se possiamo continuare. Siamo certi che su molte considerazioni che fa la Cgil anche Angeletti concorda.
Allora perché una critica così dura all'iniziativa della Confederazione di Corso d'Italia? Tanto più che proprio lo stesso segretario generale della Uil annuncia incontri fra la sua organizzazione e i partiti del centrosinistra. A questi partiti esporrà valutazioni, proposte, indicazioni. Già, dice, noi lo facciamo alla luce del sole. Come se il documento della Cgil fosse stato inviato all'ombra della luna.
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