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Apologia di Babele

dalla Rete dei blog

16/08/2009
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La leggenda della Torre di Babele narra di un'umanità che, scoprendosi incapace di parlare la stessa lingua, diviene inadatta a realizzare un progetto comune.
A questa sconfitta umana si contrappone il racconto di Pentecoste, coronamento di un sofferto percorso al termine del quale, pur continuando ciascuno a parlare la propria lingua, finalmente ci si riesce a comprendere lo stesso.
Se mai sia esistita un'epoca mitica in cui si comunicava in un'unica lingua standard, nel mito stesso essa è stigmatizzata come un'epoca solo apparentemente perfetta. Qualcosa mancava e bisognava che venisse inoculata, come un vaccino. Era la diversità.
L'effetto è dapprima dirompente: ci parliamo e non ci capiamo, non possiamo realizzare nulla insieme, meglio disperderci onde evitare di reincontrarci. Se sto con quelli che la pensano come me, mangiano quello che mangio io, hanno le stesse usanze, forse mi sento più al sicuro. Ma che monotonia! Penso che il "rimanere tra noi e noi" debba essere considerato un tabù, al pari dell'incesto e dell'omicidio.

Viaggiando "all'estero", ti accorgi di quanto potenzialmente feconda sia la diversità. Colori, sapori, odori, suoni diversi, che messi insieme realizzano una trascinante sinfonia. Altro che quell'unico strumento battuto sempre sullo stesso tasto, ta ta ta ta ta ta ta, che palle!
Si studiano le lingue "straniere" per non considerarci più stranieri l'un l'altro. Perché, pur continuando ciascuno a parlare la propria lingua, cioè senza perdere la propria identità, ci si riesca a capire lo stesso e si possa lavorare insieme per il bene comune.
Per questo chi ritiene di usare la lingua come un'arma contundente, come un muro da innalzare a difesa della cittadella assediata, è a mio parere fuori del mondo e della Storia. Un'organizzazione, che paradossalmente si fa chiamare Lega, dimentica che "le leghe sono ideate solitamente per avere proprietà più desiderabili di quelle dei loro componenti. Per esempio l'acciaio ha una resistenza meccanica maggiore del ferro, il suo componente principale, e l'ottone è più duro del rame e più attraente dello zinco". Ignora anche che l'etimologia della parola "dialetto" è la stessa della parola "dialogo".
Ignora e dimentica troppe cose fondamentali ed è per questo che anche il progetto della loro Torre fallirà miseramente.

https://suitetti.blogspot.com/2009/08/lapologia-di-babele.html


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