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Aperta, laica, capace di integrare Così «una scuola buona per davvero»

Dalla rete studenti medi un appello in dieci punti sottoscritto da 600 rappresentanti di istituto: «Se non coinvolgete gli studenti, non è una vera riforma»

24/02/2015
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Corriere della sera

A sei mesi dalla presentazione del piano scuola e a tre dalla chiusura delle consultazione on line e offline, la Rete degli studenti medi ha deciso di lanciare ufficialmente l’appello, già sottoscritto da oltre 600 rappresentanti di istituto di tutta Italia, «per una scuola che sia buona per davvero, con le nostre proposte e con il coinvolgimento degli studenti». Lunedì mattina l’associazione studentesca ha organizzato un flash mob davanti al Miur per l’appello. «Vediamo, purtroppo - dichiara Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi, in vista dell’avvio del percorso legislativo del piano scuola - come non sia cambiato molto nelle parti che secondo noi sono più preoccupanti. Allora abbiamo deciso di scrivere le nostre proposte per una scuola pensata dagli studenti per gli studenti (i «10 punti per una Scuola Buona per davvero») che in queste ore stanno riscuotendo un grande successo tra i rappresentanti di istituto di tantissime scuole di tutta Italia. Queste proposte sono state anche presentate alla Presidente della Camera Laura Boldrini sabato mattina, mentre era in visita in una scuola della città di Ancona, dove una nostra delegazione l’ha incontrata».

Coinvolgere gli studenti

Secondo la Rete degli studenti «una rivoluzione del sistema scolastico italiano, estremamente necessaria attualmente, non può prescindere dalla partecipazione e il coinvolgimento attivo di chi la scuola la vive ogni giorno, cioè gli studenti». Ma «dopo un autunno di mobilitazione, in cui gli studenti italiani sono scesi in piazza chiedendo un reale coinvolgimento nel processo di rivoluzione della scuola italiana - afferma Irone - e dopo la nostra partecipazione alla consultazione ed ai momenti di dibattito in cui abbiamo esposto le nostre proposte frutto di un’elaborazione capillare tra gli studenti, oggi vediamo che comincia il percorso legislativo del piano scuola, senza che sia cambiato molto».

Per una riforma rivoluzionaria

Ecco dunque la decisione di «rilanciare le proposte degli studenti per una riforma della scuola che sia veramente rivoluzionaria», sintetizzate in dieci punti che - continua Irone «continueremo a far conoscere e sottoscrivere ai rappresentanti degli studenti di tutta Italia, per mostrare quanto sia importante che gli studenti vengano coinvolti in maniera seria all’interno del processo di riforma della scuola».


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