Ansa-BASTICO, RINVIARE APPLICAZIONE DECRETO ISCRIZIONI ASSESSORE E. ROMAGNA, DECRETO TEMPO PIENO PRIVO DI COPERTURA
BASTICO, RINVIARE APPLICAZIONE DECRETO ISCRIZIONI ASSESSORE E. ROMAGNA, DECRETO TEMPO PIENO PRIVO DI COPERTURA ''Il ministro rimandi l'applicazione del decreto contenuta nella circolare sulle iscrizi...
BASTICO, RINVIARE APPLICAZIONE DECRETO ISCRIZIONI ASSESSORE E. ROMAGNA, DECRETO TEMPO PIENO PRIVO DI COPERTURA
''Il ministro rimandi l'applicazione del decreto contenuta nella circolare sulle iscrizioni''. Lo afferma l'assessore regionale alla scuola dell'Emilia-Romagna, Mariangela Bastico, in merito alla circolare ministeriale sulle iscrizioni 2004-2005. ''Si tratta þ dichiara Bastico þ di una circolare tardiva che non crea certezze ma aggiunge caos a una situazione gia' molto
confusa. Nel documento si fa infatti riferimento a un decreto che ancora non c'e' e chiede ai genitori di scegliere il futuro dei loro figli sulla base di norme non ancora approvate e prive di copertura finanziaria. Insomma, per propagandare una riforma che non c'e', si precipita nel caos la scuola che c'e'. Chiedo pertanto un atto di responsabilita' al Ministro:rimandi l'applicazione del decreto all'anno scolastico 2005-06 e proceda con le iscrizioni per il prossimo anno scolastico sulla base dell'attuale ordinamento''.
Tra i problemi che le famiglie devono affrontare, rileva l'assessore, c'e' anche l'incertezza sul tempo pieno: ''Le Regioni e l'Anci, in sede di Conferenza unificata prosegue Bastico - hanno proposto, evitando il peggio, emendamenti al decreto che manterrebbero la gratuita' del tempo pieno e la garanzia della presenza dei docenti nell'orario mensa. Ma il tempo pieno gratuito e obbligatorio, proposto grazie a tali emendamenti all'interno di un decreto che non e' ancora legge, c'e' o non c'e'? Le scuole avranno o no l'obbligo di istituirlo? E dove sono le risorse per garantirlo a tutti, visto che gia' quest'anno molte domande non sono state soddisfatte?''.
Tuttavia, secondo l'assessore, ''la sommatoria di ore prevista dal decreto e' purtroppo ben lontana dal definire un tempo pieno come vera e propria modalita' didattica, capace di rispondere alle diverse esigenze dei ragazzi, ma si configura come una sommatoria di ore, in parte facoltative, e come una sorta di doposcuola privo degli elementi di innovazione didattica propri del tempo pieno. C'e' infatti l'idea che la scuola non sia un'istituzione che offre a tutti gli studenti,in condizioni di pari opportunita', l'accesso al sapere, ma una sorta di servizio fai-da-te, un puzzle smontabile e rimontabile a seconda delle esigenze delle famiglie. Rendendo infatti facoltative le opportunita' aggiuntive offerte dalle scuole si rafforzano le differenze di partenza tra i ragazzi''.
L'assessore Bastico sottolinea inoltre che il decreto sulla scuola primaria (quello che riguarda, appunto, il tempo pieno),''e' illegittimo non solo perche' senza copertura - e dunque e' un inganno þ ma anche perche' vengono definiti per legge i programmi della scuola di base, attraverso quattro allegati,immettendo nell'insegnamento elementi di rigidita'. Programmi che poi altro non sono che il disegno Bertagna, che a parole tutti rifiutano ma che poi ci ritroviamo riscritto nel decreto''.