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Anci-Il settembre pedagogico-comunicato 6 agosto

IL SETTEMBRE PEDAGOGICO: L'IMPEGNO DEI COMUNI PER PROMUOVERE LA COSTRUZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO TERRITORIALE Il nuovo anno scolastico è ormai alle porte e si prospetta com...

08/08/2004
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IL SETTEMBRE PEDAGOGICO: L'IMPEGNO DEI COMUNI

PER PROMUOVERE LA COSTRUZIONE

DEL SISTEMA EDUCATIVO TERRITORIALE

Il nuovo anno scolastico è ormai alle porte e si prospetta come particolarmente difficile per gli alunni, per i genitori, per le famiglie. I cambiamenti introdotti dalla Riforma non sono stati accompagnati da un confronto e da una significativa partecipazione dei diversi attori del sistema scolastico. Ciò ha determinato un clima di incertezza e di disagio, alimentato dalla confusione e dall'incomprensione.

Tutto questo mette a rischio il buon funzionamento delle scuole. Demotiva i docenti, preoccupa le famiglie, toglie respiro alle esperienze di qualità.

In tale contesto i comuni non possono rinchiudersi nel ruolo di semplici fornitori di edifici, di pasti e di scuolabus, di attrezzature e di materiali vari per gli uffici e per le pulizie. I comuni sono corresponsabili della qualità e dell'efficacia della formazione, insieme alle scuole e alle altre agenzie del territorio.

La scuola è una agenzia culturale e formativa troppo importante per la comunità locale. La sua presenza e la sua attività sono strategiche per lo sviluppo della collettività e per la qualità della vita dei cittadini.

Il comune è l'ente che governa la comunità cittadina e ha il compito di sostenere le offerte formative delle scuole affinché rispondano ai bisogni degli allievi, dei genitori e del contesto in cui operano.

Rilevare i bisogni, coglierne la diversificazione e la molteplicità, condividere strategie di intervento sono compiti che la scuola deve poter realizzare insieme al comune. Per sostenere lo sviluppo della collettività e per promuovere la formazione e il benessere dei cittadini.

E' in questa prospettiva che la normativa richiede al Piano dell'Offerta Formativa di riflettere "le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa" e di attivare "i necessari rapporti con gli Enti Locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio".

La collaborazione tra scuola e comune non è dunque un atto di cortesia, ma un gesto funzionale per garantire la qualità dei processi scolastici e la realizzazione del diritto allo studio. Quando la collaborazione diventa operativa ed efficace, nel rispetto delle reciproca autonomia, il comune sostiene la scuola e la scuola promuove la qualità della vita della città e dei suoi abitanti.

Le iniziative del Settembre Pedagogico promosse dai comuni per il prossimo mese pongono in primo piano, come sottolinea il CIDI, il rilancio del patto tra la città e la scuola che è fondamentale per sostenere l'integrazione tra tutti i soggetti che partecipano alla formazione delle giovani generazioni. Un patto che si deve rinnovare ogni anno con l'avvio della scuola, coinvolgendo gli alunni, gli insegnanti, i genitori e l'intera comunità cittadina. Un patto che segnala attenzione e assunzione di responsabilità nei confronti della scuola considerata come risorsa decisiva per la promozione dei diritti dei bambini, per il sostegno delle responsabilità educative delle famiglie, per lo sviluppo della comunità locale.

Solo uno sguardo superficiale vede nella città un'entità indefinita e generica, cui riferirsi in modo distratto nei documenti ufficiali. La città è un'entità viva e concreta che prospetta continuamente ai suoi abitanti risorse, vincoli e opportunità per formarsi e per crescere. E' una realtà multidimensionale, composta da istituzioni e soggettività plurime e differenziate, rispetto alla quale la scuola può assumere un ruolo attivo ma anche, al contrario, un atteggiamento distratto e di chiusura.

Soltanto dal riconoscimento e dalla valorizzazione reciproci può nascere un'alleanza efficace tra la città e la scuola, con la partecipazione e la mediazione attiva del comune.

La qualità del sistema educativo territoriale - come ben sanno i cittadini - è il frutto non casuale di dialoghi e di collaborazioni efficaci che durano e si evolvono nel tempo. Collaborazioni che hanno nell'ente locale un partner partecipe alle vicende della scuola del suo territorio. Intese che trovano nella scuola un'agenzia attenta alle esigenze e alle proposte del contesto in cui opera.

Il Settembre Pedagogico rappresenta dunque un'occasione per rilanciare il patto tra la città e la scuola, rinnovando l'impegno dei diversi soggetti che partecipano alla formazione delle giovani generazioni in uno specifico territorio.

Dai programmi delle iniziative del Settembre Pedagogico assunte dai comuni, che giungono in ANCI, troviamo un'attenzione più decisa che in passato alla costruzione di strutture territoriali permanenti di collaborazione e di dialogo tra le istituzioni e i diversi attori del sistema formativo. Emerge una ricerca più avanzata di livelli di coordinamento diversificati in relazione ai problemi e ai risultati attesi.

Le iniziative del Settembre Pedagogico segnalano nelle diverse realtà cittadine una incentivazione di strategie di informazione e di comunicazione pubblica per promuovere la presenza delle istituzioni scolastiche nel territorio e per migliorare la qualità della partecipazione delle varie componenti alla loro gestione. Vengono promosse logiche di rete nella elaborazione e nella realizzazione dei progetti formativi in cui il comune sostiene la progettazione congiunta degli istituti e il raccordo con l'extrascuola. Sono valorizzate la co-progettazione e la ricerca di sinergie, la sperimentazione, la complementarietà e la continuità delle esperienze per articolare gli interventi secondo le specificità e le esigenze dei contesti territoriali.

C'è fermento, c'è iniziativa nelle diverse comunità locali attorno alla scuola e alla costruzione del sistema educativo territoriale. Il Settembre Pedagogico è un segno tangibile di impegno e di responsabilità da parte dei comuni in questo avvio difficile, problematico del nuovo anno scolastico.

IL DOCUMENTO ANCI

IL SETTEMBRE PEDAGOGICO

Per i Comuni italiani la scuola rappresenta un ambito privilegiato di intervento in cui vengono investite consistenti risorse finanziarie ed organizzative.

I Comuni sono in prima linea nella creazione delle condizioni del far scuola e non si limitano a mettere a disposizione gli edifici e le attrezzature e a provvedere alle manutenzioni e alla fornitura di beni e di servizi: i Comuni programmano altresì la rete scolastica, sostengono progetti ed iniziative educative e didattiche, promuovono relazioni e collaborazioni tra le scuole e il territorio, realizzano e gestiscono strutture per i bambini più piccoli.

Rilevante è la responsabilità che i Comuni si assumono nei confronti del buon funzionamento del sistema scolastico ed educativo e della formazione delle nuove generazioni.

Da diversi anni il sistema scolastico è investito da un clima di riforma "permanente" che genera sovente confusione ed incertezza. In questo contesto i Comuni si sono fatti carico di sostenere e compensare la mancanza di punti di riferimento certi ed efficaci, superando il ruolo di ente che si limita a fornire alle scuole, in modo meccanico, beni e servizi e assumendo la posizione - riconosciuta anche dai recenti atti di riforma - di partner fondamentale della scuola dell'autonomia, in quanto rappresentante della comunità locale e compartecipe dei Piani dell'Offerta Formativa.

Il Regolamento sull'autonomia richiede infatti al POF delle scuole di riflettere "le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa". Al Comune viene riconosciuto un ruolo fondamentale per testimoniare le esigenze formative della comunità locale e per sostenere l'integrazione dei soggetti e dei processi che partecipano alla formazione dei bambini e dei giovani. Nel contempo la scuola viene considerata un "fattore di sistema" strategico per lo sviluppo del territorio e della vita democratica della comunità locale.

Una buona scuola ha sempre accanto un Comune attento e partecipe. Nelle realtà scolastiche più qualificate si rileva infatti come il Comune e le scuole realizzino una efficace collaborazione orientata a corrispondere ai bisogni formativi del territorio, ad affrontare le nuove sfide dell'istruzione e dell'educazione e a gestire nel modo migliore le limitate risorse finanziarie ed organizzative a disposizione.

Dell'importanza di questo patto di collaborazione operativa tra scuola ed ente locale ne sono ben consapevoli il personale scolastico e le famiglie degli alunni, che identificano sempre di più nel Comune un interlocutore fondamentale per garantire la qualità dei processi scolastici e la realizzazione del diritto allo studio.

Da sempre l'apertura delle scuole a settembre rappresenta un evento che raccoglie l'interesse non soltanto degli addetti ai lavori ma anche e soprattutto delle famiglie e dei loro bambini. Ancor più che nel passato, l'avvio del prossimo anno scolastico richiamerà sulla scuola un'attenzione e una partecipazione critica particolari. In questo contesto è importante che i Comuni possano rimarcare la loro presenza e il loro ruolo di salvaguardia e di qualificazione del sistema scolastico locale.

E' in questa prospettiva che l'ANCI invita i Comuni a promuovere il Settembre pedagogico con lo scopo di valorizzare e di consolidare le collaborazioni e le intese tra l'ente locale e le scuole dell'autonomia e di far percepire l'inizio del nuovo anno come un avvenimento che coinvolge l'intera comunità cittadina.

L'invito è ad organizzare il Settembre pedagogico puntando sulla collaborazione delle associazioni professionali, dei genitori e delle scuole paritarie presenti in ogni territorio per una progettazione condivisa delle iniziative.

Il Settembre pedagogico intende dunque rappresentare sul piano nazionale l'esigenza del rilancio del patto tra "la città e la scuola", tra l'ente locale e le istituzioni scolastiche per sostenere l'integrazione fra tutti i soggetti che partecipano alla formazione dei bambini e dei ragazzi.

Il Settembre pedagogico si realizzerà nei Comuni in modi e con contenuti diversi secondo le problematiche e i progetti presenti in ogni specifica realtà cittadina. Ampia è la gamma delle iniziative che si potranno proporre: momenti di confronto coi diversi attori del sistema scolastico, attività specifiche con insegnanti e dirigenti degli istituti, manifestazioni per e coi bambini, proposte culturali rivolte a tutta la cittadinanza.

Già le primissime adesioni pervenute dai Comuni di Firenze, Genova, Ancona, Modena, Reggio Emilia, Torino, Ravenna, Gela, Cosenza, Pisa, Anzi (PZ) e Bellona (CE) segnalano una molteplicità e una varietà di iniziative che ribadiscono in modo concreto nelle città, sin dai primi giorni di scuola, l'importanza dell'integrazione e della complementarietà tra i diversi attori del sistema formativo e che hanno lo scopo di rinnovare la consapevolezza dei problemi e delle prospettive della scuola locale e del suo futuro a livello nazionale e regionale.

Il 1° settembre l'ANCI presenterà a Roma l'iniziativa del Settembre pedagogico e la sua articolazione organizzativa nelle diverse città italiane, con una Conferenza Stampa nazionale, cui saranno invitati a partecipare i rappresentanti delle associazioni degli insegnanti, dei genitori e delle scuole paritarie che hanno aderito. Alla conferenza stampa nazionale ne seguiranno altre a livello locale.

Per le adesioni od anche per ricevere informazioni sul Settembre pedagogico è stata istituita una segreteria tecnica che si è data il seguente indirizzo di posta elettronica: settembrepedagogico@libero.it Questo indirizzo rimarrà attivo durante l'estate e i Comuni che aderiranno al Settembre pedagogico sono invitati ad inviarvi i programmi delle iniziative predisposte. E' importante però che le adesioni e i programmi vengano inviati entro il 20 agosto, per consentire la preparazione del dossier della Conferenza Stampa del 1° settembre.

Già da ora è possibile consultare sul sito dell'Anci Nazionale, materiali informativi, documenti e programmi relativi al Settembre pedagogico. Dall'home page del sito www.anci.it i Comuni possono inoltre prelevare il logo del Settembre pedagogico da utilizzare nell'ambito delle iniziative da loro programmate.

A novembre, durante l'Assemblea dell'ANCI a Genova, si terrà una riunione della Commissione Scuola per valutare i risultati di questo primo Settembre pedagogico e per avviare la progettazione della prossima edizione, col concorso sempre più ampio dei Comuni e delle associazioni del personale della scuola, dei genitori e delle scuole paritarie.


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