Alunni fragili, arriva l'ordinanza del ministro: possono studiare da casa
Il ministero dell'Istruzione guidato da Lucia Azzolina, ha predisposto un'ordinanza in cinque articoli che si propone di tutelare proprio gli alunni più fragili, «definendo la modalità di svolgimento delle attività didattiche, tenuto conto della loro specifica condizione di salute, con riferimento alla condizione di immunodepressione certificata, nonché del conseguente rischio di contagio particolarmente elevato, con impossibilità di frequentare le lezioni scolastiche in presenza».
Fin dall'inizio della pandemia i genitori, gli operatori sanitari e il governo si sono preoccupati degli effetti del Covid-19 sui bambini e l'Iss ha fatto uno studio ad hoc. L'attenzione si è concentrata in particolare sugli alunni con fragilità, ricompresi nel decreto dell'aprile scorso sulla conclusione dell'anno scolastico. Il ministero dell'Istruzione guidato da Lucia Azzolina, ha predisposto un'ordinanza in cinque articoli che si propone di tutelare proprio gli alunni più fragili, «definendo la modalità di svolgimento delle attività didattiche, tenuto conto della loro specifica condizione di salute, con riferimento alla condizione di immunodepressione certificata, nonché del conseguente rischio di contagio particolarmente elevato, con impossibilità di frequentare le lezioni scolastiche in presenza».
In base al provvedimento «la condizione di fragilità è valutata e certificata dal pediatra di libera scelta/medici di medicina generale in raccordo con il dipartimento di prevenzione territoriale. La famiglia dell'alunno rappresenta immediatamente all'istituzione scolastica la condizione di fragilità in forma scritta e documentata dalle competenti strutture socio-sanitarie». Gli alunni fragili qualora sia comprovata l'impossibilità di fruizione di lezioni in presenza presso l'istituzione scolastica, «beneficiano di forme di DDI (didattica a distanza) ovvero di ulteriori modalità di percorsi di istruzione integrativi predisposti dall'istituzione scolastica». Essi devono effettuare «monitoraggi periodici al fine di adattare le azioni volte a garantire l'effettiva fruizione delle attività didattiche». D'intesa con le famiglie, potrebbe essere valutato « il ricorso ad azioni di supporto psicologico o psicopedagogico».
La valutazione periodica (pagelle infrannuali) e finale degli alunni fragili è condotta ai sensi della normativa vigente, nel rispetto dei criteri generali definiti dal collegio dei docenti. I docenti contitolari della classe o i consigli di classe coordinano l'adattamento delle modalità di valutazione sulla base delle specifiche modulazioni dell'attività didattica.
LO SCRUTINIOLo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione avverrà sulla base di specifiche disposizioni che tengano in considerazione la particolarità di questi alunni.
E' evidente che l'ordinanza tiene conto delle raccomandazioni e orientamenti del Comitato tecnico scientifico espressi nella penultima riunione. L'organo degli scienziati che si riunisce presso la Protezione civile ha dato indicazioni per l'uso della mascherina chirurgica a scuola e ha fornito alcune indicazioni precise riguardo gli alunni dotati di fragilità, anche a seguito delle sollecitazioni ricevute da varie associazioni, tra cui la Fand (Associazione nazionale diabetici) che si è fatta portatrice degli appelli dei genitori di questi alunni particolari. Sono state condivise lettere inviate, tra gli altri, ai ministri Roberto Speranza e Azzolina, da parte di soggetti fragili o con familiari fragili, corredate di soluzioni e suggerimenti. Ci sono state prese di posizione per scongiurare il rischio di far indossare la mascherina solo agli alunni con situazioni di fragilità. Essa da sola non protegge se gli altri non la indossano, e poi per il rischio di bullismo derivato da una condizione di diversità, come hanno sottolineato i genitori che hanno prospettato la possibilità di scelta tra didattica a distanza e didattica in presenza per ogni ordine e grado scolastico fino a quando non verrà individuata una cura certa ed efficace e/o il vaccino. Specie perché così ulteriori spazi potrebbero essere liberati in classe e gli alunni starebbero più al sicuro in casa.
I PROFESSORIC'è anche da sottolineare come ci sono anche insegnanti ritenuti soggetti fragili in conseguenza dell'emergenza Covid-19 per patologie croniche. E sono state avanzate proposte per consentire il prosieguo delle lezioni senza mettere in pericolo chi è a rischio. Agli insegnanti fragili per patologia si vorrebbe far svolgere le lezioni da remoto, collocando i propri orari nei pomeriggi o negli spazi antimeridiani. E comunque destinare i docenti fragili in mansioni che non riguardino inidoneità e che assicurino adempimenti in lavoro agile.
Rosario Dimito