Al via il concorsone della scuola, i bocciati sono circa il 65%
Torna il concorso degli insegnanti dopo 13 anni di assenza: 38,4 anni l'età media dei candidati. Profumo: "Così il Paese torna normale"
ROMA - Torna il concorso degli insegnanti dopo 13 anni di assenza. Stamattina l'avvio delle prove preselettive che si svolgeranno oggi e domani in tutta Italia. Nelle 2.500 aule precettate per la prova tutta computer based, da svolgere su computer, ci saranno i 321 mila iscritti alla selezione e anche oltre 2 mila aspiranti insegnanti che hanno fatto ricorso contro il bando emesso dal ministero.
I PRIMI RISULTATI - "Ci aspettavamo esattamente intorno al 30%, era la media anche del concorso per dirigenti". Lo dichiara Giovanni Biondi, capo dipartimento del Miur, rispondendo alla domanda di Maria Piera Ceci che condurra' alle 21.00 speciale scuola su Radio 24, se si aspettava una percentuale di successo maggiore del 34 per cento. E' iniziata oggi la prova preselettiva per il concorsone della scuola. Le prove andranno avanti tutto il giorno, ma questa mattina sono stati forniti dal ministero della pubblica istruzione i dati su com'e' andata la prima sessione, quella delle 9, a cui hanno partecipato 32.500 persone circa. Ha superato i test il 34,1% degli aspiranti prof, con punte oltre il 40% nelle regioni del nord e dati invece molto piu' bassi (fra il 20 e il 27%) nelle regioni del sud.
"Ci aspettavamo esattamente intorno al 30%, era la media anche del concorso per dirigenti"- ha continuato Biondi. E per quanto riguarda il gap fra 'promossi nelle regioni del nord e del sud, per Biondi "dipende dalla preparazione dei candidati, non posso dire che i candidati al sud siano meno preparati, anche perche' molti candidati del sud hanno scelto come regione per concorrere quelle del nord dove ci sono piu' posti disponibili. Certo al sud c'e' maggiore disoccupazione e avevamo numeri maggiori di candidati ed e' possibile che non tutti si siano preparati a dovere e hanno fatto il concorso tanto per fare". Biondi ha anche spiegato che "non si sono registrate difficolta' tecniche", nonostante le prove si stiano tenendo tutte per via telematica e dunque nonostante la macchina gigantesca con 48.000 postazioni attive nelle scuole.
LA CARICA DEI 321 MILA - In tutto sono 321.210 i candidati alla prova preselettiva, oltre 27 per ciascun posto. Le cattedre a bando sono 11.542. Dei partecipanti la gran parte - 258.476 - e' costituita da donne. I restanti 62.734 sono uomini. Ben i due terzi degli aspiranti insegnanti che hanno fatto domanda di partecipazione al concorso non proviene dalle graduatorie ad esaurimento. Sono persone che attualmente fanno altri lavori e in molti casi non hanno mai insegnato. L'eta' media dei canditati è di 38,4 anni. Di poco piu' alta e' l'eta' media degli uomini (40 anni) rispetto a quella delle candidate donne (38 anni). Nello specifico, la maggior parte dei candidati (158.879) ha un'eta' compresa tra 36 e 45 anni. Seguono i 113.924 candidati con un'eta' pari o inferiore ai 35 anni e i 45.595 con un'eta' compresa tra i 46 e i 55 anni. I candidati con un'eta' superiore a 55 anni sono 2.812. Sono oltre 2.500 le aule che saranno coinvolte nella procedura in tutta Italia.
50 DOMANDE IN 50 MINUTI - Per passare la prova bisogna rispondere almeno a 35 quesiti su 50. Il tempo per lo svolgimento della preselezione è un minuto a quesito, 50 in tutto. Ogni candidato avrà davanti un computer con un software che è lo stesso su cui hanno potuto esercitarsi i prof in queste settimane di preparazione. Ogni prova sarà diversa con 50 quiz estratti da un database di 3.500. Ci saranno 8 domande di capacità logiche, 18 domande di comprensione del testo, 7 domande su competenze digitali, 7 domande sulla lingua straniera.
IN CENTINAIA AMMESSI VIA RICORSO - Sono migliaia le persone ammesse via ricorso. “Solo l'Anief- spiega all'agenzia Dire il presidente Marcello Pacifico- ha contribuito alla riammissione di 1.500 laureati degli ultimi 10 anni che non erano rientrati nei criteri del bando perché laureati dopo il 2004”. Poi ci sono quelli che hanno vinto la causa con Adida e Codacons. Nel complesso si parla di quasi 2mila candidati in più. Poi ci sono anche gli insegnanti di ruolo a cui il bando non consentiva di partecipare che hanno fatto ricorso pure loro. Solo l'Anief è riuscita a farne ammettere 100. “Persone che non sanno dove devono andare a fare la prova- accusa Pacifico- dovranno presentarsi in una sede qualunque con il foglio del Tar per sostenere la prova. Vanno ammessi per forza”.
LE POLEMICHE SULLE DOMANDE - In Rete ci si interroga da giorni sul valore qualitativo delle domande della preselezione per selezionare i nuovi insegnanti. Per passarla bisogna fra l'altro sapere cosa significano le parole godet e martingala che appartengono al ramo della moda, fa notare il sito specializzato Orizzontescuola che ironizza: “Potrebbe poi essere considerato immorale che una signora laureata, magari con più di 10 anni di esperienza di insegnamento alle spalle e già vincitrice di altre prove selettive per l’accesso all’insegnamento, pretenda di aspirare a diventare maestra o, peggio ancora, professoressa senza avere idea di cosa sia un carter (termine appartenente al linguaggio della meccanica) o della definizione di “home banking” (l’accesso via internet ai servizi della banca).
LA PROVA SCRITTA, LE DATE IL 15 GENNAIO - I candidati che superano la prova di preselezione sono ammessi alle successive prove scritte, o scritto-grafiche, relative alle discipline oggetto di insegnamento per ciascun posto o classe di concorso. Le prove consistono in una serie di quesiti a risposta aperta e sono finalizzate a valutare la padronanza delle competenze professionali e delle discipline oggetto di insegnamento. La prova scritta della scuola primaria comprende anche l’accertamento della conoscenza della lingua inglese. I candidati all’insegnamento di discipline scientifiche e tecnico-pratiche - che prevedono anche attività di laboratorio - svolgeranno oltre alla prova scritta anche una prova di laboratorio. Il calendario delle prove scritte sarà pubblicato dal ministero nella Gazzetta ufficiale del 15 gennaio 2013.
COME SI DISTRIBUISCONO LE DOMANDE, I POSTI E LE CATTEDRE. DOV’È MAGGIORE LA PROBABILITÀ DI SUCCESSO - Considerati gli ordini di scuola scelti dai candidati, le domande si distribuiscono in modo pressoché omogeneo. Il 26,2% delle domande riguarda i posti disponibili nella scuola dell’infanzia, il 26,6% la scuola primaria, il 20% la secondaria di I grado e il 27,2% la secondaria di II grado. Circa la metà delle domande di partecipazione al concorso riguarda posti disponibili nel Sud: sono 164.827, il 51,3%. Percentuali minori per le domande riguardanti le regioni del Nord (29,3%) e del Centro (19,4%). La regione con il maggior numero di domande è la Campania: 56.773. Considerato il rapporto tra le richieste inviate e i posti e le cattedre bandite, maggiori probabilità di successo sono previste per i posti nella scuola primaria - da sempre punto di forza del sistema d’istruzione italiano - nelle cattedre di italiano, storia ed educazione civica, geografia della scuola secondaria di I grado e nelle cattedre delle materie letterarie nel primo biennio della scuola secondaria di II grado.
PROFUMO: "UN PAESE NORMALE" - Con il concorso per gli insegnanti che parte oggi l'Italia "tornera' un paese normale". Lo dice il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, intervenendo a Sky Tg24. Il concorso per aspiranti docenti mancava da 13 anni. Ora ne avremo uno "a primavera", spiega il ministro, e poi "uno ogni due anni". "L'80% dei candidati- ha detto Profumo- sono donne. L'eta' media e' poco piu' di 38 anni, ma c'e' oltre un 30% con meno di 35 anni. Il processo e' avviato- continua- questo e' solo il primo passo. L'anno prosimo avremo un secondo concorso e poi uno ogni due anni. Avremo un paese normale in cui le persone si laureeranno, procederanno con l'abilitazione e poi con il concorso. Questo evitera' di creare nuovi precari".