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"Aiuterò i ricercatori a lavorare meglio" Nicolais è il nuovo presidente del Cnr

"Mi dimetterò da deputato". Lega e Pdl attaccano: "Uomo di partito"

19/02/2012
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la Repubblica

"C´è troppa burocrazia che rallenta questo gigante dove lavorano undicimila studiosi"
ELENA DUSI



 

ROMA - «Un Cnr senza carta e burocrazia ma con più informatica e tecnologia. Voglio mettere i ricercatori nelle condizioni migliori per lavorare». Luigi Nicolais, nominato ieri presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del più grande ente scientifico italiano conosce ogni ingranaggio per averci lavorato 16 anni. Assicura che il piano di riduzione dei dipartimenti andrà avanti senza tentennamenti e cita una certa pesantezza di gestione come primo nodo da sciogliere per rilanciare il gigante pubblico da 8mila ricercatori (11mila con precari e associati), 1,1 miliardi di budget, 109 istituti in Italia più basi ai due poli e sull´Everest.
A piazzale Aldo Moro Luigi Nicolais, classe 1942, arrivò otto mesi dopo la laurea in Ingegneria chimica a Napoli e prima di diventare professore di Scienza e tecnologia dei materiali nell´università partenopea. La sua nomina ieri ha raccolto consensi sia dentro l´ente che in parlamento, a eccezione della Lega che si è dissociata e del Pdl che si è spaccato. La scelta di Nicolais è «di altissimo profilo» secondo i parlamentari berlusconiani Palmieri e Vignali, ma ha fatto infuriare Fabrizio Cicchitto, che dei deputati Pdl è presidente. Oltre che scienziato, Nicolais è infatti deputato del Pd, è stato segretario del partito nella provincia di Napoli e nel 2006 fu scelto da Romano Prodi come ministro per le Riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. «È discutibile che un governo tecnico nomini un parlamentare con una precisa collocazione politica» ha detto Cicchitto.
Il neo-presidente del Cnr però fin da subito ha annunciato la sua decisione di lasciare Montecitorio. «Anche se la legge non prevede incompatibilità fra le due cariche, la mia lettera di dimissioni è già pronta e lunedì mattina arriverà sul tavolo del presidente Fini» ha detto Nicolais. «Da oggi e per i prossimi quattro anni il mio lavoro sarà al Cnr. Questo ente merita rispetto e un impegno a tempo pieno».
L´ente era senza timone dal 30 gennaio, quando Francesco Profumo fu costretto a dimettersi per incompatibilità con la sua carica di governo. Lo stesso Profumo, da novembre titolare del ministero dell´Università, Istruzione e Ricerca scientifica, ieri ha nominato Nicolais come suo successore. Entrambi facevano parte di una short list di 5 nomi selezionati a metà 2011 da una commissione di scienziati estranei al Cnr.
Degli 11 enti di ricerca pubblici italiani, restano ancora senza guida l´Area Science Park di Trieste (il suo presidente, Corrado Clini, è diventato ministro dell´Ambiente e si è dimesso insieme a Profumo) e il ben più grande Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il sismologo scelto per guidarlo, Domenico Giardini, è contemporaneamente professore dell´università di Zurigo e visiting professor di quella di Singapore. Si è dimesso lo scorso dicembre, poi ha prorogato la sua scadenza fino a marzo, ma potrebbe ritirare la lettera di addio qualora nel frattempo l´università La Sapienza gli assegnasse un´altra cattedra


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