Adige-Sì ai docenti espressione del territorio"

Sì ai docenti espressione del territorio"
Cogo: "Giusto privilegiare chi insegna in zone svantaggiate"
Divina: "Copiano la nostra proposta". Ma i Ds dissentono

Margherita Cogo##Franco Panizza

Di PIERANGELO GIOVANETTI
A parte la sorpresa iniziale e la richiesta di chiarimenti all'assessore Salvaterra, per il resto ieri in giunta provinciale si sono trovati tutti o quasi d'accordo sull'intenzione di privilegiare chi insegna in Trentino con punteggio doppio rispetto a chi viene da fuori. Una proposta che ha fatto dire a Franco Panizza del Patt che è pronto a consegnare all'assessore la tessera ad honorem al partito autonomista.
"Non è una difesa dei trentini, ma la difesa di un servizio che viene erogato in Trentino", spiega la vicepresidente Margherita Cogo, dei Ds. "Secondo me vanno addirittura privilegiati ancor di più coloro che vanno ad insegnare in zone particolarmente svantaggiate per le comunicazioni, i trasporti e la possibilità di alloggio in loco. Inoltre vincolerei anche il punteggio alla disponibilità a rimanere più anni in un posto, garantendo quindi la continuità didattica. Certo, bisogna studiarla bene, in modo che la delibera non sia poi impugnata. Comunque questa delibera dovevamo farla, perché la legge nazionale è pessima".
D'accordo sul provvedimento si dice anche Iva Berasi, assessore allo sport dei Verdi. "Abbiamo comunque stabilito che, prima dell'approvazione, vi sia un incontro di maggioranza per discutere della cosa. Io personalmente, però sono d'accordo. Come si fa a definire se una scuola è di montagna? Meglio indicare scuole di montagna tutte quelle del Trentino".
Per Mauro Gilmozzi, assessore all'Urbanistica, "è giusto che tutto il territorio trentino vada inteso come distretto montano. E quindi tutti coloro che insegnano in Trentino devono poter godere di punteggio doppio". Però, accanto a questo, Gilmozzi sostiene che sia tempo di fare un passo avanti. "Bisogna incentivare la permanenza degli insegnanti sul territorio, specie nelle zone più svantaggiate e disagiate. Quindi, non solo aumentando loro il punteggio, ma anche garantendo altri benefit, l'accesso facilitato alla casa, gli affitti. In modo da favorire il trasferimento sul territorio a garanzia di una permanenza pluriennale".
Strasoddisfatto della proposta è Franco Panizza, assessore all'artigianato del Patt. "Direi che c'è piena sintonia fra il programma del Patt e quello della giunta provinciale", attacca Panizza. "La scuola è un campo emblematico. Noi siamo perché si privilegi questo stretto rapporto col territorio, e la giunta sta andando avanti proprio in questa direzione". "Questo è un sistema - aggiunge - per avere in Trentino una classe docente espressione del territorio". Tra le opposizioni, Sergio Divina della Lega rivendica a sé il primato della proposta. "Questo era un impegno della vecchia giunta su proposta della Lega. Tardi ma sono arrivati anche loro". Anche Agostino Catalano di Rifondazione comunista spezza una lancia a favore della proposta. "Se si vuole premiare la trentinità della scuola, la proposta non ha capo né coda. Se invece, come mi sembra, la delibera serve a rimediare agli errori della Moratti, allora la proposta di Salvaterra ha un senso".
Duro il giudizio, invece, di Nino Di Gennaro, responsabile scuola dei Ds. "La norma di attuazione sulla scuola diceva chiaro e tondo che andava preservata la mobilità degli insegnanti in entrata e in uscita. Altrimenti il Trentino si chiude. Mi pare quindi che la proposta sia in totale contrasto con la norma di attuazione. Se poi si tratta di una valutazione politica, mi pare assai discutibile e non condivisibile. Attenderemo le spiegazioni".