Acciarini:Per noi una sola risposta, recupero dei posti per il tempo pieno e prolungato"

Sugli organici solo tagli, altro che studi

02 marzo 2005 - DS, Acciarini
"Per noi una sola risposta, recupero dei posti per il tempo pieno e prolungato"

"Sugli organici e sui precari il ministro Moratti fa solo annunci. La nostra risposta è un disegno di legge per il ripristino degli organici che garantiscono il tempo pieno e il tempo prolungato per il prossimo anno scolastico". E' questo il commento della senatrice Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds nella commissione Istruzione del Senato sulle dichiarazioni di oggi del ministro in materia di precari e di nuovo decreto sugli organici.

"Apprendiamo con interesse che il governo sta studiando il problema dei precari e che si sta anche predisponendo il decreto sugli organici per il prossimo anno - esordisce la senatrice Acciarini - In attesa di esaminare concretamente i provvedimenti vogliamo ricordare i fatti determinati dal decreto sugli organici 2004-2005, oggi all'esame del parlamento. Nell'anno in esame si sono persi 12253 posti di docenti, così suddivisi: più 219 per la scuola dell'infanzia, meno 2200 per la scuola primaria, meno 590 per la scuola secondaria di primo grado, meno 2513 per la scuola secondaria di secondo grado, meno 800 per il sostegno, meno 6150 collegati tra l'altro alla riduzione di progetti educativi.

E' chiaro quindi che il governo ha subordinato la qualità della scuola a scelte economiche assai discutibili- sottolinea Acciarini - C'è stato in molte realtà un significativo aumento medio del rapporto alunni-insegnanti, si è abbandonata l'idea di garantire un'offerta adeguata alle richieste della famiglie e al numero previsionale degli alunni, che si sono alterati i modelli didattici e organizzativi del tempo pieno e del tempo prolungato. Questi sono i dati sui quali ci sembra corretto valutare l'operato del ministro. Per questo ho presentato un disegno di legge per il recupero degli organici che consentono il tempo pieno e il tempo prolungato per il prossimo anno scolastico. Esso è già stato firmato da moltissimi colleghi. Se fosse esaminato e approvato vorrebbe dire che il ministro ha deciso di cambiare rotta".