ACCIARINI E SOLIANI, OBBLIGO E' TORNATO A 3A MEDIA

L'obbligo scolastico ''e' tornato alla terza media'': lo affermano le senatrici Maria Chiara Acciarini (Ds) e Albertina Soliani (Dl) alla luce delle dichiarazioni del sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea che ''oggi ha confermato, nell'aula del Senato, che l'obbligo scolastico attualmente vigente in questo Paese non e' fino ai 18 anni, ma bensi' fino ai 13, perche' termina con la fine della terza media''. Acciarini e Soliani, rispettivamente capigruppo Ds e Margherita nella commissione Istruzione di Palazzo Madama, proprio sulla vicenda dell'obbligo di istruzione hanno presentato un'interpellanza, sottoscritta da tutto il centrosinistra, alla quale ha risposto oggi Valentina Aprea.
''La Aprea ha spiegato che l'obbligo scolastico e' stato sostituito con la legge Moratti 53 dal concetto di diritto-dovere - riferiscono le due senatrici - che puo' essere assolto alternativamente nei licei o nel canale della formazione professionale, di cui peraltro oggi non v'e' traccia, e nell'apprendistato. I cittadini italiani potrebbero credere di avere il dovere di mandare i figli a scuola fino ai 18 anni, come ha detto il ministro in programmi tv, conferenze stampa, depliant illustrativi e spot pubblicitari. Cio' non e' vero - fanno notare Acciarini e Soliani - come ha confermato il sottosegretario Aprea. L'unica legge vigente in materia di sanzioni per i genitori inadempienti e per i dirigenti di istituto parla di obbligo fino alla terza media. Poi le sanzioni cessano. Questo significa - sottolineano le due parlamentari - che nel nostro Paese l'obbligo e' di 8 anni, fino alla terza media, ma c'e' il diritto a proseguire gli studi, come e' sempre stato. La Aprea ha confermato tutto questo, sottolineando che il governo e' soddisfatto di aver abrogato la legge dell'Ulivo 9/99 che aveva innalzato l'obbligo fino al primo biennio delle superiori, perche' secondo la Destra non aveva funzionato, dal momento che l'intento era quello di aumentare il livello di istruzione per tutti ''.