15 novembre sciopero generale dei lavoratori della scuola
15 novembre sciopero generale dei lavoratori della scuola dal 20 al 28 ottobre scioperi brevi regionali Pubblichiamo la lettera di proclamazione dello sciopero generale inviata al Ministro dell'Is...
15 novembre sciopero generale dei lavoratori della scuola
dal 20 al 28 ottobre scioperi brevi regionali
Pubblichiamo la lettera di proclamazione dello sciopero generale inviata al Ministro dell'Istruzione, Ministro degli Affari Esteri, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Commissione Garanzia, a seguito della mancata conciliazione durante l'incontro di oggi con l'Organismo Nazionale convocato presso il Miur.
Roma, 4 ottobre
Testo lettera
FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola
Ministro dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca
Ufficio di Gabinetto
Viale Trastevere, 76/a
00153 ROMA
Ministero degli Affari Esteri
Direttore Generale della DGPCC
Ministro Plenipotenziario
Anna Blefari Melazzi
Piazzale della Farnesina, 1
00194Roma
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Direzione Uff. Relazioni Sindacali
Palazzo Vidoni
Via Vittorio Emanuele II, 116
00186 Roma
Commissione di Garanzia per l'Attuazione
della Legge sullo Sciopero nei
Servizi Pubblici Essenziali
Via Po, 16/a
ROMA
Prot. n. 116
Roma, 4 ottobre 2004
Oggetto: Proclamazione sciopero nazionale di tutto il personale docente, educativo, ATA e dirigente scolastico, del comparto scuola in servizio in Italia e nelle scuole e istituzioni scolastiche italiane all'estero.
Le Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, preso atto dell'esito negativo del tentativo di conciliazione esperito in data 4 ottobre 2004 con l'apposito Organismo di conciliazione e raffreddamento, costituito presso il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, comunicano la proclamazione dello sciopero nazionale di tutto il personale docente, educativo, ATA e dirigente scolastico del comparto scuola, in servizio in Italia e nelle scuole e istituzioni scolastiche italiane all'estero, secondo le seguenti modalità:
dal 20 al 28 ottobre 2004, scioperi articolati per regione, alla prima ora di lezione o di servizio (il personale in servizio nel turno pomeridiano sciopera all'ultima ora) secondo il seguente calendario:
- 20 ottobre: Basilicata e Friuli;
- 21 ottobre: Toscana, Puglia e Marche;
- 22 ottobre: Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise;
- 25 ottobre: Lombardia, Calabria e Sicilia;
- 26 ottobre: Veneto e Sardegna;
- 27 ottobre: Liguria, Piemonte;
- 28 ottobre: Trento, Bolzano, Valle D'Aosta, scuole e istituzioni scolastiche italiane all'estero.
29 ottobre, Giornata nazionale di mobilitazione di tutto il personale: i docenti non svolgeranno attività di insegnamento e funzionali al di fuori di quelle strettamente obbligatorie; il personale ATA non effettuerà attività e incarichi aggiuntivi; i dirigenti scolastici si atterranno strettamente ai compiti definiti nel profilo e parteciperanno, su iniziativa dei Coordinamenti unitari regionali, a incontri presso le Direzioni Scolastiche Regionali.
Sciopero generale nazionale per l'intera giornata di lunedì 15 novembre 2004 di tutto il personale del comparto scuola.
Le motivazioni dello sciopero derivano dalle insoddisfacentirisposte fornite dall'Amministrazione dell'Istruzione alle richieste contenute nella nota del 27 settembre 2004 con la quale veniva proclamato, dalle Segreterie nazionali FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, lo stato di agitazione del personale della scuola per la rivendicazione:
dell'apertura immediata delle trattative contrattuali;
dell'incremento retributivo per il biennio 2004 -2005 pari all'8% per il personale docente ed ata per salvaguardare il potere d'acquisto delle retribuzioni;
dell'emanazione degli atti e della definizione degli stanziamenti necessari per il contratto dei Dirigenti scolastici scaduto il 31 dicembre 2001;
del blocco di qualsiasi tentativo di manomissione degli automatismi stipendiali e di conseguente riduzione delle retribuzioni;
dell'impegno ad interrompere una politica contrassegnata da tagli di risorse economiche e di risorse di organico a fronte, fra l'altro, di un incremento delle esigenze delle scuole e di un aumento delle iscrizioni;
dell'avvio di una vera politica di investimenti pluriennali a sostegno della scuola pubblica;
della definizione delle immissioni in ruolo di docenti ed ata su tutti i posti vacanti e disponibili, così come previsto dalla Legge 143/2004;
della salvaguardia degli attuali organici e dell'offerta formativa, ribadendo il giudizio negativo sulla Legge 53/03 e sui suoi effetti;
del rifiuto della proposta di tutor definita dall'Atto di indirizzo che gerarchizza la funzione docente, rompe la collegialità, indebolisce il rapporto con studenti e famiglie;
della salvaguardia delle prerogative dell'autonomia scolastica ed il rispetto del contratto di lavoro;
del più fermo rifiuto della regionalizzazione del sistema di istruzione;
della netta contrarietà a qualsiasi intervento legislativo finalizzato alla definizione dello stato giuridico del personale della scuola;
della ferma opposizione ad ogni intervento dell'Amministrazione, a partire dalla nota riservata con la quale si minacciano sanzioni disciplinari a docenti e Dirigenti scolastici, teso a limitare l'autonomia scolastica definita dalla Costituzione.
Distinti saluti. FLC Cgil
Enrico Panini
CISL Scuola
Francesco Scrima
UIL Scuola
Massimo Di Menna