Università, l'affare dei test a peso d'oro
Le famiglie spendono anche 3000 euro senza garanzie di ammissione
ROMA Quiz a peso d'oro. Il mercato della preparazione per le facoltà a numero chiuso è un business che diventa sempre più organizzato. Le famiglie possono arrivare a spendere da qualche centinaio fino anche a tremila euro a ragazzo, solo per la speranza di ottenere uno dei posti disponibili nel corso di laurea preferito. E la sfida dei test d'accesso per gli studenti è già partita con le prime preselezioni. 1115 aprile scorso il test in lingua inglese per la facoltà di Medicina. I118 aprile le aspiranti matricole della Luiss per Economia. Lunedì alla Fiera di Roma è stato il caos per gli studenti che hanno tentato l'ammissione alla facoltà di Medicina della Cattolica. In circa settemila si sono dati appuntamento per contendersi i.295 posti. Arrivati da mezza Italia nella capitale (in contemporanea si sono tenuti anche a Milano). A maggio sono in calendario i test alla Bocconi e così avanti fino ad arrivare all'ultima settimana di luglio con l'ammissione ai corsi di laurea statali che, quest'anno, il ministro Francesco Profumo ha voluto anticipare di due mesi. L'AMMISSIONE L'ammissione al test è uno dei primi costi da affrontare. Per la Cattolica ciascuna aspirante matricola ha dovuto pagare 120 euro per la preselezione. Cento euro per chi ha scelto la Luiss. Va meglio per chi opta per una facoltà statale. Molte università stanno tirando fuori in questi giorni i bandi, ma è quasi certo che non si discosteranno dagli importi dell'anno scorso. Venticinque euro il costo per Roma Tre, uno dei più bassi in tutta Italia. Due euro in più a Padova. Bologna 60. Per molte altre facoltà la cifra media è di 50 euro. Costi che spesso raddoppiano o triplicano visto che i candidati tentano l'ammissione in più facoltà pur di assicurarsi il posto. Non è l'unica spesa. Chi è venuto nella capitale lunedì, ha dovuto pagarsi viaggio e albergo per essere alle 8 di mattina alla Fiera di Roma per la selezione. I costi più consistenti? La preparazione. Per andare incontro ai ragazzi il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, metterà a disposizione un simulatore per i quiz (dovrebbe essere on lfne entro fine mese). Ma per chi non vuole fare da solo ci sono manuali e corsi di full immersion. L'offerta è molto varia e il successo "è garantito". Per i testi si va da un minimo di 15 euro a un massimo di cento. Possono arrivare a superare i duemila euro per due settimane intensive di lezione e simulazioni. A contrastare questa offerta quelle facoltà che si sono organizzate con corsi gratuiti. Come la Sapienza di Roma che offre lezioni di preparazione ai test dell'area medica. «C'è un sistema di interessi enorme dietro i test denuncia Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari -. Da un lato i costi per la preparazione, oltre che delle tasse da pagare. Poi c'è un nuovo filone, quello della gestione degli esclusi. Ci sono società che offrono un pacchetto per andare a studiare fuori se non riesci ad essere ammesso. Così puoi cercare di rientrare dopo un primo anno all'estero. Offerta compresa di tutto».
Alessia Camplone