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Unità: Torino, crolla soffitto di una scuola: un morto e un ferito grave

La tragedia di Rivoli «non è una fatalità» per Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, che sottolinea «la pessima condizione degli edifici scolastici nel nostro paese. Una questione annosa che denunciamo da tanto tempo».

22/11/2008
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l'Unità

Omicidio colposo e disastro colposo: sono questi i reati ipotizzati dalla procura di Torino per il crollo della scuola di Rivoli, in cui ha perso la vita un diciassettenne e altri 20 sono rimasti feriti.
«La tragedia di oggi è una morte bianca. Mai come oggi bisogna mettere da parte le inutili polemiche fatte in queste ultime settimane sulla scuola. Non si risparmia sulla sicurezza» . È questa la dolorosa reazione del sindaco di Rivoli, Guido Tallone, di fronte alla tragedia di questa mattina: un ragazzo di 17 anni, Vito Scafidi, è morto e altri venti – un’intera classe - sono rimasti feriti per il crollo del soffitto del liceo scientifico Newton, alle porte di Torino.
Il crollo è avvenuto verso le 11, durante l’intervallo, quando ha improvvisamente ceduto la contro-soffittatura di mattoni di un’aula. Un cedimento strutturale, secondo i vigili del fuoco, e non causato dal forte vento di questi giorni, come era stato ipotizzato inizialmente.
Alcuni dei ragazzi feriti sono molto gravi: Andrea M. ha riportato fratture alla colonna vertebrale con lesioni al midollo: è in prognosi riservata, nel centro grandi traumi, insieme a Cinzia P. che ha invece subito un trauma cranico con commozione cerebrale. Tra gli altri feriti, un ragazzo è alle Molinette (ha riportato fratture lombari), altri sei sono ricoverati all'ospedale di Rivoli e sette a quello di Orbassano, un'altra ancora è ricoverata al CTO di Torino.
«È una vergogna che in una scuola succedano queste cose» ha accusato la madre di Andrea M..«Siamo preoccupati - ha ribattuto il padre - speriamo non rimanga paralizzato. Se dovesse succedere non so come potrebbe reagire».
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, profondamente addolorato per la sciagura, ha sollevato inquietanti interrogativi sulle garanzie a presidio della sicurezza negli istituti scolastici, ed ha incaricato il Prefetto di Torino Paolo Padoin di rappresentare alla famiglia della vittima le espressioni del suo cordoglio ed esprimere agli studenti feriti il fervido augurio di pronta guarigione.
La tragedia di Rivoli «non è una fatalità» per Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, che sottolinea «la pessima condizione degli edifici scolastici nel nostro paese. Una questione annosa che denunciamo da tanto tempo».
«La gran parte degli edifici non è conforme alle norme di sicurezza e sono fatiscenti, la legge 626 non è applicata. Molte scuole sono a rischio» spiega il sindacalista per il quale quanto accaduto «può succedere ogni giorno». Ciò che serve, «urgentemente, è un rigoroso monitoraggio delle strutture e l'investimento di risorse. Ecco anche perché - aggiunge Pantaleo - non si può risparmiare sulla scuola».
Pur affermando che il recente stanziamento governativo di 20 milioni di euro per l'edilizia scolastica rappresenti «un segnale», per Pantaleo «non è affatto sufficiente. Serve un grosso piano di investimenti nell'edilizia scolastica».
«La sicurezza nelle scuole non deve più essere un optional»: a chiederlo, con forza, dopo i fatti di Rivoli, è il coordinamento dei genitori democratici. «Quanto avvenuto oggi deve sollecitare una riflessione profonda sul tema degli investimenti che la scuola richiede – ha dichiarato la coordinatrice, Angela Nava - . Oggi noi costringiamo i nostri ragazzi non solo a frequentare scuole brutte ma anche insicure».
Intanto, sul luogo della tragedia, oltre al sindaco di Rivoli, è arrivato nel pomeriggio il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini per un sopralluogo. Ad accogliere il ministro giunto da Milano, i presidenti della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, della Provincia, Antonio Saitta, il prefetto Paolo Padoin. La Gelmini, annunciato un tavolo per valutare la situazione sulle cento scuole meno sicure d'Italia, non ha avuto altro da dichiarare che: «È una tragedia veramente incomprensibile».
Per tutta la giornata vari testimoni sono stati sentiti in Procura; acquisiti anche documenti sulla scuola della tragedia e sulla Provincia di Torino, ente che ha la responsabilità delle scuole superiori del torinese.


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