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Unità/Roma: «La scuola è dei bambini e a Tremonti niente sconti»

Il prossimo appuntamento è già fissato per il 15 ottobre per una grande fiaccolata notturna nelle maggiori piazze della città.

03/10/2008
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l'Unità

di Michela Bevere

CON UNO spettacolo teatrale, accompagnato da musica etnica e africana, si è aperta la festa alla scuola elementare Pistelli a Prati per dire no alla riforma del ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. Qui si è conclusa la catena umana, organizzata dalle scuole elementari dei Municipi XVII e XVIII, che con striscioni e volantinaggi hanno percorso le vie dei quartieri Aurelio, Trionfale e Prati, mobilitandosi contro il maestro unico per il "No Gelmini Day". Il prossimo appuntamento è già fissato per il 15 ottobre per una grande fiaccolata notturna nelle maggiori piazze della città. I genitori e gli insegnanti discutono nel cortile della scuola Pistelli della temutissima riforma, per il "pericolo della demolizione della scuola pubblica", "per il calo del livello di insegnamento che inevitabilmente ci sarà" e "per i tagli nel corpo insegnante". "Speriamo - afferma Melania Santoro, una maestra della Pistelli - che non abbiano tanto cinismo da tagliare anche gli insegnanti di sostegno". I bambini, dal canto loro, disegnano e scrivono su un mega striscione bianco e intonano "La scuola è dei bambini, non è della Gelmini, nemmeno di Tremonti e non facciamo sconti". Nel frattempo arrivano mano nella mano i genitori, bambini e insegnanti delle altre scuole, che partendo dall’Alfieri, passando per la Manetti e per la Vico di piazzale degli Eroi, arrivano fino a lì. E il cortile della scuola Pistelli si riempie, che quasi sembra che non ci si entra tutti. Tra grandi e piccoli sono oltre 500. Tra gli altri, lungo il percorso si sono aggregati, in segno di solidarietà, anche gli studenti e i professori delle scuola media Belli e dei licei Dante e Mamiani. "Non è giusto che ci fanno andare a casa così presto". Dice Emanuele un bambino della III elementare della Manetti, a cui fa eco Elisa della stessa classe, che si chiede: "ma con il maestro unico ce le fanno fare lo stesso le gite?". "A parte le gite - risponde Cinzia, una mamma - se con l’eliminazione del tempo pieno, i bambini sono affidati il pomeriggio a delle cooperative esterne, chi garantisce ai nostri figli il mantenimento della finalità educativa? Chi ci dice che le scuole non diventino dei parcheggi?". Sulla riuscita della mobilitazione interviene Maria Rosaria Lo Monaco, delegata alle politiche scolastiche del Municipio XVII, "l’abbiamo preparata in così poco tempo, che è impressionante la partecipazione dei bambini e dei genitori. Abbiamo già presentato una mozione di bocciatura della riforma Gelmini e ne presenteremo anche un’altra di sostegno a tutte le iniziative di protesta".


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