Unità/Roma: Bullismo, «più controlli intorno alle scuole»
Fioroni scrive a Giuliano Amato e chiede di evitare alle elezioni liste che si richiamano al fascismo
di Gioia Salvatori
IMBRUTTITI «Lì si stavano massacrando. Bisogna allontanare i violenti». Il giorno dopo l’aggressione con pugni e catene contro un quattordicenne italo-marocchino dell’istituto professionale Einaudi, la madre del ragazzo picchiato, Fernanda Di Loreto, non usa
mezzi termini. Suo figlio due giorni fa alle 14 è stato aggredito da 4 coetanei, a pochi metri dalla scuola da cui era appena uscito, a un passo da San Pietro. Con tutta probabilità una vendetta, un episodio di bullismo e non il primo che avviene nella scuola. Tra gli aggressori, infatti, il ragazzo italo-marocchino, che ha due punti in testa e escoriazioni al viso e alle mani, avrebbe riconosciuto un ragazzo filippino di seconda con cui era venuto alle mani il 31 ottobre per motivi futili. «Si sono "imbruttiti"» - dicono i compagni. Uno sguardo di troppo un "ma che ti guardi?" da parte del compagno filippino accompagnato da un romano, e la reazione fisica. In classe, la I E, quel giorno c’era la professoressa di educazione fisica che racconta di uno scontro violento "e sconvolgente", con il filippino che alla fine ha avuto la peggio ed è stato curato a scuola. Un fatto grave a cui sono seguiti la convocazione dei consigli di classe straordinari, che si sono tenuti ieri, e un’informativa alla polizia. Sempre al commissariato Borgo Pio sporge denuncia il 14enne, nome di fantasia Karim, che ha visto in faccia solo 2 dei suoi aggressori «Erano filippini e uno l’ho riconosciuto - racconta - Mi hanno dato un pugno che ho parato poi da dietro mi è arrivata un colpo di catena e sono svenuto. Ho paura ma mi faccio coraggio». Commercianti della zona dicono che anche gli altri due aggressori erano stranieri. Ieri nessuno dei due ragazzi è andato a scuola dove nel pomeriggio si sono tenuti i consigli straordinari sui provvedimenti disciplinari. La preside, Giuseppina Fecchi, ha sottolineato che, essendo avvenuto fuori scuola lo scontro di 2 giorni fa, ha le mani legate. Ieri il sindaco di Roma Walter Veltroni ha incontrato Karim e oggi l’assessore alle politiche scolastiche Maria Coscia, si recherà all’Einaudi per «capire il punto di vista interno e per sostenere l’istituto». Sempre ieri a Casal Palocco, 6 minori sono stati denunciati per rapina aggravata dopo aver picchiato un 14enne domenica sera per rubargli telefonino e portafoglio. Il 14enne è finito all’ospedale Grassi con ferite guaribili in 25 giorni. Anche in questo caso un precedente tra aggressori e aggredito che sembra avessero ingaggiato una lite poche ore prima. Ai fatti è seguita una lettera del ministro della pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni che ha chiesto più vigilanza fuori dalle scuole e ai presidi di essere "presìdi di democrazia". In vista delle elezioni studentesche, per fermare la xenofobia, il ministro ha chiesto di "valutare l’ammissibilità di liste con riferimenti al fascismo".