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Unità-Ottomila bambini del Lazio senza tempo pieno a scuola

Ottomila bambini del Lazio senza tempo pieno a scuola Wanda Marra Circa 8mila bambini e bambine della scuola primaria nel Lazio non potranno avere il tempo pieno. Nonostante le continue a...

25/03/2005
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l'Unità

Ottomila bambini del Lazio senza tempo pieno a scuola

Wanda Marra

Circa 8mila bambini e bambine della scuola primaria nel Lazio non potranno avere il tempo pieno. Nonostante le continue assicurazione da parte della Moratti che il tempo scuola non sarà ridotto. È quanto denunciano Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil scuola di Roma e del Lazio, dopo gli incontri con l'amministrazione scolastica degli ultimi giorni per discutere degli organici della scuola primaria. Le organizzazioni esprimono "netto dissenso per le scelte di politica scolastica che il Ministro e il Direttore Regionale del Lazio hanno attuato" e "forte preoccupazione per le ripercussioni negative sull'utenza e sul personale". "È chiaro che l'assenza del tempo pieno dipende dai tagli dei finanziamenti da parte del Governo spiega Luciano Lioj della segreteria Slc Cgil Roma e Lazio ma un Direttore Regionale non è un notaio. Dovrebbe imporsi per garantire che siano soddisfatte le necessità di bambini e genitori". Dunque, il Lazio si distingue ancora una volta per un primato negativo riguardo ai beni sociali primari. Nel dettaglio. Sono 315 le scuole della Regione (e 300 a Roma) che, nonostante la richiesta dei genitori, non potranno attivare le classi a tempo pieno per mancanza di organici. Un aumento vertiginoso rispetto allo scorso anno, quando erano 150. Difatti, nonostante la crescita della popolazione scolastica nel suo complesso e di quella che richiede il servizio di tempo scuola lungo, il MIUR non consente l'attivazione di altre classi, oltre quelle già funzionanti. Così, a causa della diminuzione degli organici, dell'aumento degli alunni per classe, della crescita del numero dei portatori di handicap, aumenta la difficoltà per le scuole di realizzare l'integrazione degli alunni diversamente abili. Ed è stato praticamente azzerato l'organico funzionale, cioè quei docenti che non avevano classi da condurre ma erano assegnati alle scuole per realizzare progetti (di qualsiasi tipo, da quelli per il tempo prolungato a quelli per la qualità): sono stati cancellati 70 posti rispetto allo scorso anno scolastico. Inoltre le classi hanno un numero di alunni superiore al tetto massimo, con il mancato rispetto delle norme vigenti. Mentre diminuiscono i posti di lingua straniera. "E' grave che la scuola di Roma e del Lazio negli ultimi anni riduca l'offerta formativa e il tempo scuola", denunciano le organizzazioni sindacali. A fronte dell'aumento del numero delle iscrizioni degli alunni (più 2.200 nella scuola elementare rispetto all'anno precedente), della crescita delle esigenze per l'integrazione degli alunni diversamente abili, dell'aumento del numero degli alunni stranieri, la risposta dell'amministrazione scolastica, da quando Francesco Storace governa il Lazio, è sempre la stessa: tagli delle dotazione del personale docente e ATA, talvolta espliciti, talvolta celati dal mancato aumento degli organici a fronte dell'aumento della popolazione scolastica.


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