Unità/Firenze: Tutto questo scatenerà un conflitto sociale
Intervista ad Alessandro Rapezzi
Alessandro Rapezzi è segretario provinciale della Flc Cgil di Firenze. Da anni denuncia le conseguenze sul territorio dei tagli sulla scuola pubblica, ora a complicare le cose ci si è messa anche la manovra.
Segretario, la situazione non era già abbastanza allarmante? Eccome, la manovra si inserisce in un contesto già drammatico e l’impatto sarà fortissimo anche sul piano sociale.
In che senso? Voglio dire che, oltre ai problemi occupazionali che portano con sé i tagli dell’organico, si rischia di scatenare un conflitto di carattere sociale.
Ma perché? Andrà a finire che le famiglie entreranno in collisione tra sé per non essere escluse da certi servizi, sarà una guerra al ribasso. Il governo si sta assumendo una responsabilità enorme da questo punto di vista.
E cosa succederà? Che questo conflitto si riverserà interamente sui territori, solo che gli enti locali stavolta, a causa dei tagli della manovra, saranno completamente disarmati. Ma c’è un altro costo sociale da considerare.
Quale? Quello del precariato che subisce in Modo devastante quei tagli. Per questo la Cgil chiede lo sblocco del turn over e la stabilizzazione dei precari, almeno dei posti vacanti.
Quanti, per l’esattezza? In provincia di Firenze vengono date 3500 supplenze annuali su posti vacanti, almeno2000 potrebbero essere coperti.
Invece? Nella scuola elementare quest’anno su350supplenze annuali ci sono state solo 19 assunzioni. Si parla di nuove modalità di reclutamento, ma è un esercizio inutile se poi non viene reclutato nessuno.