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Unità/Firenze: Scuola: sulle iscrizioni è blocco unico anti Gelmini

Tutte le sigle sindacali unite mettono a punto un documento contro il caos iscrizioni Le famiglie sono pregate di scegliere un’unica opzione di offerta didattica

14/02/2009
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l'Unità

«La scelta multipla è illegittima», denuncia il sindacato. E chiede la conferma dei modelli organizzativi degli anni precedenti e del funzionamento attuale, per quanto riguarda le classi già esistenti.Tutti uniti per cercare di trovare il filo della matassa che in questi giorni sta ingarbugliando la scuola. Perché il caos generato dalle iscrizioni per il prossimo anno si sta trasformando in una bomba a orologeria. Anche per cercare di disinnescarla ieri a Firenze i rappresentanti di tutte le sigle sindacali hanno messo a punto un documento da inviare ai presidi dei consigli di istituto e ai dirigenti scolastici per invitarli a orientare le famiglie sull’opzione del tempo scuola effettivamente voluta. Sembra una banalità, ma riuscire ad avere il numero di ore desiderato sarà una vittoria di non poco conto di questi tempi. «Le famiglie sono chiamate a stilare una classifica di 4 opzioni - dice Valerio Cai della Gilda - come dire che alla fine, anche se con più o meno gradimento, sono state scelte tutte». Il sindacato chiede la conferma dei modelli organizzativi degli anni precedenti e del funzionamento attuale, per quanto riguarda le classi già esistenti. «La scelta multipla è illegittima - dice Alessandro Rapezzi della Flc Cgil di Firenze - e le varie opzioni sono solo un bluff, anche perché alla fine non saranno date». Non è un mistero che le scuole, alla fine, proporranno unicamente la tipologie di tempo scuola consentita dagli organici. Considerata la politica di razionalizzazione del governo, non è difficile immaginare quale sarà l’esito. A rischio è soprattutto il tempo pieno, ma non solo. Il problema delle casse scolastiche vuote rischia di mandare all’aria tutta l’organizzazione didattica. «Le scuole fanno il bilancio di previsione senza la certezza dei finanziamenti», conclude Rapezzi. La conseguenza è che non ci sono i soldi per pagare i supplenti. Secondo il sindacato, in provincia di Firenze, è così da novembre per una decina di istituti. Poi c’è tutto il capitolo delle visite fiscali introdotto dal ministro Brunetta. Anche quelle devono essere pagate con i soldi delle casse scolastiche. Ma ormai sono vuote. Punto e a capo. Il sindacato risponde con una manifestazione provinciale e uno sciopero generale.

SONIA RENZINI

FIRENZE

srenzini@unita.it


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