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Unità/Firenze: Scuola, nomine nel caos. Una cattedra per due

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02/09/2010
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l'Unità

U na cattedra per due. Non è il titolo di un film, ma una vicenda successa a Firenze a pochi giorni dall’inizio delle lezioni. «Alle 16 del 31 agosto non sapevo ancora a che scuola ero stata assegnata - racconta Fabrizia De Lorenzi, insegnante di ruolo 47enne-, nonostante dovessi iniziare a prendere servizio dal mattino dopo. Al provveditorato regnava il caos: mi dissero di andare a casa e aspettare che le assegnazioni venissero pubblicate sul sito web ufficiale. Cosa che è successa intorno alle 18: ero stata assegnata alle serali dell’Elsa Morante. Una buona notizia, perché sono di Firenze e ho dovuto fare la pendolare da Siena per 25 anni. Ma una volta arrivata all’istituto, nessuno sapeva niente di me. Stavo aspettando l’arrivo del preside per presentarmi e chiedere spiegazioni,quando è arrivata un’altra docente, assegnata alla mia stessa cattedra». Una situazione paradossale: «Ora mi hanno assegnato ad un istituto magistrale di Empoli, ma là non ne sanno nulla e sul sito è indicato il nome di un’altra insegnante. Sono senza parole». Un errore del provveditorato, una svista. Ma il caso di Fabrizia non è isolato: «Non avevo mai sentito una storia del genere fino a quest’anno. Non è solo colpa dell’ufficio scolastico: si tratta di un malfunzionamento dovuto ai ritardi accumulati dal Ministero ». La confusione maggiore regna infatti alle superiori, oggetto di un riordino degli indirizzi fortemente voluto dal Ministero, nonostante dirigenti scolastici, enti locali e sindacati avessero chiesto di rimandarlo di un anno. Così siamo già a settembre, ma quasi 1700 supplenze annuali nel solo territorio fiorentino devono ancora essere assegnate. Basta dare un’occhiata sul sito del provveditorato (www.csa.fi.it) per rendersi conto della situazione: 48 cattedre di italiano e 60 di matematica non sono state ancora assegnate alle scuole medie, solo per citare le materie principali, e i dati sulle superiori non sono stati ancora nemmeno pubblicati. Non solo. In 16istituti manca perfino il preside: «Per un ritardo nel concorso pubblico per dirigenti scolastici - spiega il segretario provinciale della Flc Cgil Alessandro Rapezzi -, i posti dei pensionati non sono stati coperti. Così si mandano in reggenza presidi di altre scuole, che però vengono informati a pochi giorni dall’apertura. Ecco la realtà che si nasconde dietro la retorica governativa sull’azienda scuola e i presidi-manager». Parallelamente, a Siena e Provincia sta succedendo di tutto. E a lanciare l’allarme sono proprio gli studenti delle superiori:12classi tagliate, il che significa che «300 ragazzi perderanno i loro compagni di classe e saranno costretti ad approcciarsi a nuovi metodi di insegnamento con un palese disagio didattico ed economico per le famiglie, che si troveranno costrette ad acquistare una seconda volta i libri di testo per l’anno che sta per iniziare», spiega Davide Cipullo, presidente della Consulta degli studenti. Non mancano casi limite: c’è chi sostiene gli esami di riparazione senza sapere in che classe finirà, e chi starà in una classe (all’Istituto Redi di Montepulciano) di 33ragazzi di cui un portatore di handicap. Al Volta, il liceo della val d’Elsa, forse sarà ricostituita una delle tre classi smembrate. Di sicuro, promette il rappresentante d’istituto Stefano Nardi, «il primo giorno di scuola, il 15 settembre, faremo un’assemblea straordinaria d’istituto per decidere come continuare la protesta contro i tagli del governo». Al liceo classico Piccolomini di Siena, pare rientrare il rischio di perdere una classe (genitori e studenti avevano deciso di ricorrere al Tar). Invece, al liceo scientifico Galilei, doveva essere tagliata una classe quarta:ma con l’intervento della Regione il rischio è stato scongiurato. Gli studenti e la Cgil comunque non fermano la protesta: il primo giorno di scuola saranno organizzate, in tutte le scuole, lezioni tenute da precari che hanno perso il posto di lavoro dedicate agli studenti delle classi smembrate. Già fissato l’appuntamento con la piazza: il 17 corteo fin sotto la Prefettura.


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