Unità/Firenze: «Mio figlio disabile ha diritto al sostegno»
IL TAR HA DATO VIA LIBERA
«MIO figlio ama andare a scuola ed è un suo diritto ribadito anche dal Tar. E lotteremo per garantirglielo». Luisa e Alberto non si danno per vinti: il loro bambino ha 10 anni, frequenta la quinta elementare dell'istituto comprensivo dell'Oltrarno. Ha una tetraparesi spastica che non gli permette né di camminare né di parlare. Ma è un bimbo intelligente, nella formazione è al pari dei suoi compagni di classe che lo capiscono e aiutano. Da settembre a causa della legge finanziaria le sue ore di sostegno sono state ridotte da 22 a 14. «In questi mesi racconta Luisa sia nostro figlio che altri bimbi disabili sono stati aiutati con le ore previste all'attività aggiuntiva di tutti i ragazzi». Con il marito, seguita dall'avvocato Isetta Barsanti Mauceri e dal sindacato Flc Cgil, Luisa ha presentato ricorso. E a fine gennaio è arrivato il sì del Tar del Lazio che ha ordinato la revisione dell'orario e dato la sospensiva alla riduzione di ore. Il piccolo avrebbe dovuto quindi riavere subito le sue 22 ore settimanali di sostegno. «Però è passato un mese dalla notifica ma non è successo niente», lamenta Luisa. Ma mentre la mamma sta raccontando la sua storia, una telefonata riporta la speranza: la preside ha ricevuto una chiamata dall'ufficio regionale scolastico: stamani arriverà a scuola l'autorizzazione per chiamare un supplente che provveda alle 8 ore di sostegno aggiuntivo. «Speriamo che le cose si risolvano in pochi giorni commenta Alessandro Rapezzi della Flc Cgil , ma questo è solo l'inizio».
Manuela Plastina