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Unità/Firenze: La cura Gelmini: via 70 cattedre,a rischio il liceo musicale e le serali

La denuncia dei sindacati: « 1463 alunni in più e 58 docenti in meno». Scontro con Renzi sulle 24 classi a tempo pieno previste in più a Firenze

14/08/2010
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l'Unità

Silvia Casagrandre

La finanziaria lascia scoperte 70 cattedre nelle scuole della Provincia di Firenze e stavolta a pagarne le conseguenze saranno gli studenti delle serali. Al taglio di 219 docenti previsto dagli organici di diritto si aggiunge quello sugli organici di fatto: l’Ufficio scolastico aveva richiesto 40 posti in più e invece se n’è visto decurtare 18già autorizzati, per un totale di 58 docenti in meno. «Il tutto a fronte di un aumento di 1463 alunni e senza considerare tempo pieno e scuola dell’infanzia », spiega il segretario provinciale della Flc Cgil Alessandro Rapezzi.

La notizia è giunta infatti il 10 agosto e a settembre rischiano di esserci molte cattedre ancora da assegnare. Quaranta delle 70 cattedre mancano alle superiori, dove è a rischio anche il liceo musicale che sarebbe dovuto partire al Dante a settembre e a cui si erano già iscritti 48 ragazzi. Così l’Ufficio scolastico ha deciso di tappare i buchi tagliando posti alle serali. Verranno chiusi i Ctp di Castelfiorentino e Bagno a Ripoli, dove si può conseguire la licenza media, la patente informatica europea e si svolgono corsi di italiano per stranieri, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Quelli di Firenze, Empoli, Lastra a Signa, Pontassieve e Borgo San Lorenzo saranno invece ridimensionati drasticamente. Si parla di 16 posti in meno. Classi prime non verranno concesse agli istituti superiori Chini di Borgo, Sassetti-Peruzzi, Ginori Conti, Brunelleschi di Empoli, Vasari e Agrario. Altre saranno tagliate all’Alberti, Cellini, Peano, ElsaMorante e all’istituto d’arte di Sesto. Nel mirino c’è il sistema di formazione degli adulti nato nel 1984 e che permette a tante persone di riqualificarsi o conseguire titoli dell’obbligo: un migliaio di iscritti nella sola provincia di Firenze ogni anno. «Non era mai successo prima - commenta la deputata Pd Rosa De Pasquale - è il governo del dis-fare». Critica anche la vicepresidente della Regione e assessore all’istruzione Stella Targetti che pure aveva invitato la Gelmini a fare una visita in Toscana per aprire una trattativa su scala regionale sul tempo pieno. Per i sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl e Gilda è l’ennesimo colpo al cuore della scuola: «Oramai - spiega Valerio Cai della Gilda - si danno per scontato classi di almeno 27 alunni alle superiori ». I sindacati attaccano anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi che con la Gelmini aveva sottoscritto un accordo per tenere aperto il tempo pieno in 24 classi (10 a carico del ministero, 14 di Palazzo Vecchio) delle elementari. Per i sindacati di quei posti in più non c’è traccia. Secca la smentita dell’assessore Rosa Maria di Giorgi («polemiche fuori luogo e fine a se stesse» le definisce) che elenca gli istituti dove è stato deciso di inviare i 10 insegnanti in più: Kassel- Villani, Capponi, Anna Frank, Don Milani, Mameli, Matteotti, Coverciano e Settignano. «L’accordo tra il sindaco Renzi e il ministro Gelmini - chiosa l’assessore alla scuola di Firenze - è reale ed effettivo».


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