FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3788375
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Unità-Bologna-Ultimatum dei sindaci alla Moratti

Unità-Bologna-Ultimatum dei sindaci alla Moratti

Quegli 800 bimbi hanno diritto alle scuole materne" Mobilitati Comune, Provincia, decine di sindaci. La Cgil: "Intimidazioni a chi si oppone alla riforma" Bologna, 800 bimbi fuori dalle mate...

07/09/2004
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Quegli 800 bimbi hanno diritto alle scuole materne"

Mobilitati Comune, Provincia, decine di sindaci. La Cgil: "Intimidazioni a chi si oppone alla riforma"

Bologna, 800 bimbi fuori dalle materne. La Provincia: "Risposte entro tre giorni o assedieremo il ministero"

Adriana Comaschi

BOLOGNA Per dare risposta agli 800 bimbi, che quest'anno rischiano di non potere andare alle materne, "servono 78 insegnanti. Oggi stesso invieremo un telegramma al ministro Letizia Moratti, con la richiesta di un incontro urgente. E se entro tre giorni non riceveremo risposta, andremo a farci sentire direttamente a Roma". Parola della presidente della Provincia Beatrice Draghetti, che ieri - dopo un minuto di silenzio per le piccole vittime di Beslan - ha aperto a palazzo Malvezzi l'incontro sull'emergenza materne nel Bolognese.
Con lei, una trentina tra sindaci e assessori, la vicesindaco Adriana Scaramuzzino, l'assessore alla scuola Maria Virgilio e il suo collega alla Provincia Paolo Rebaudengo, i parlamentari del centrosinistra Giovanna Grignaffini, Giancarlo Pasquini, Walter Vitali e Katia Zanotti. Insieme, per ribadire che quello alla scuola d'infanzia è un diritto, a cui i cittadini del Bolognese non sono disposti a rinunciare. E che però a intervenire non possono essere, ancora una volta, i Comuni. Non è dello stesso parere la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci.
"La scuola d'infanzia non è un diritto, visto che l'obbligo parte solo dalle elementari" ha precisato Stellacci. Come se non bastasse, ad appesantire il clima a una settimana dall'inizio delle lezioni arriva un'altra polemica. Con la denuncia della Cgil di lettere di "intimidazione", spedite dall'Ufficio scolastico regionale a una decina di collegi docenti colpevoli di avere "espresso apprezzamenti fortemente negativi sulla riforma", e di aver "rifiutato la creazione del docente tutor". Lettere con cui si sollecita i presidi a "invitare i collegi docenti a un riesame più attento" della riforma. Mentre più voci parlano di un dirigente scolastico, finito davanti alla commissione disciplinare per avere sostenuto con troppo "vigore" le richieste di tempo pieno del suo istituto. Controreplica di Stellacci: "Nessuna intimidazione, ma i collegi docenti hanno l'obbligo di rispettare la legge, dunque anche la riforma Moratti. E se ho definito nulle le loro delibere, è perché non hanno competenza sui contenuti della riforma. Così l'introduzione del tutor non può essere messa respinta, né dalle scuole né dai sindacati: al massimo si può discutere del suo inquadramento rispetto agli altri colleghi".
L'autunno caldo per la scuola è dunque già iniziato. I Comuni del Bolognese, in testa il capoluogo, si sono detti "pronti a iniziative forti" per dare una risposta alle esigenze di 800 famiglie. "Qui si chiede solo di poter andare a scuola- ha commentato Draghetti -un diritto basilare che non può essere smantellato. Le famiglie sappiano che non le lasceremo sole". Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore Virgilio: "È lo Stato che ha il dovere di garantire l'accesso alla scuola d'infanzia, assegnando al territorio i docenti necessari all'apertura di nuove sezioni o, come nel caso di Bologna, al completamento dei part-time esistenti. I Comuni hanno già fatto moltissimo - ha insistito Virgilio -: ricordo che Bologna è tra le pochissime città dove l'offerta di scuole d'infanzia è coperta al 66% dal Comune. In ogni caso - ha assicurato - dare risposta alle richieste delle famiglie è un obbligo e noi lo assolveremo. Anche se i modi sono ancora tutti da individuare, e il problema rischia di riproporsi il prossimo anno".
C'è preoccupazione, poi, per le ricadute economiche e sociali del venir meno di un servizio così diffuso sul territorio, come quello della scuola d'infanzia. "È un vero paradosso - ha ricordato l'assessore provinciale Rebaudengo - gli enti locali hanno costruito e sostenuto i nidi. Ora, a causa della mancanza di personale statale, i bimbi si vedranno costretti a "tornare" a casa dai 3 ai 5 anni". E rischiano di tornare a casa, ma dal lavoro, anche le loro mamme, obbligate al part-time o peggio in mancanza di una sistemazione a scuola per i figli. A pesare ancora di più, il fatto che "l'incremento demografico fosse largamente previsto - ha sottolineato poi Rebaudengo - anzi, i 78 docenti da noi richiesti sono anche meno del fabbisogno del territorio".
Non solo: "Già a maggio, in un'interrogazione parlamentare - nota la deputata Ds Giovanna Grignaffini - avevo segnalato al ministro Moratti le cifre dell'emergenza bolognese. E il 20 luglio, sulla situazione di Bologna il governo aveva risposto in aula che i dati da me presentati, che pure provenivano dall'Ufficio scolastico regionale, non erano corretti. Oggi invece accusa Grignaffini i fatti dimostrano che quei dati erano reali. Le bugie, evidentemente, erano del ministro". Grignaffini e Zanotti torneranno dunque a chiedere alla Moratti di verificare i numeri a disposizione della scuola in Emilia-Romagna, mentre i colleghi Pasquini e Vitali presenteranno un'interrogazione per sapere "come il ministro intenda affrontare in via d'urgenza la situazione di emergenza legata alle materne in Provincia di Bologna". Tutti si sono poi detti disponibili a far parte della delegazione che potrebbe incontrare il ministro, accanto a sindaci e dirigenti scolastici di ognuna delle 7 conferenze territoriali della scuola. Ma se la disponibilità a ricevere una delegazione non dovesse esserci, saranno almeno il doppio ad andare sotto le finestre del ministero a tenere alta la protesta.
Adriana Comaschi


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL