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Unità/Bologna: «“Tesoretto” per salvare il tempo pieno»

Scuola, in regione ha scioperato il 22% di insegnanti. Adesione più alta nelle elementari

17/04/2007
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l'Unità

di Alice Loreti/ Bologna

Il 22% di docenti emiliano romagnoli ha scioperato ieri. Quasi il 40% di chi ha disertato le aule insegna alle elementari, seguiti dalle materne, medie e, ultimi, i licei. Un dato «che dimostra la sensibilità di chi lavora alla scuola primaria- commenta Sandra Soster, segretario Cgil Scuola- gli insegnanti delle medie e delle superiori non hanno capito la gravità della situazione».
La protesta è iniziata alle 10, con un presidio davanti all’Ufficio scolastico regionale, al ritmo della «banda di precari» di strumento musicale delle scuole medie. «Nella mia scuola- racconta Stefania Ghedini, insegnante alla Direzione didattica Bologna 3- i genitori hanno proposto di intraprendere un’azione legale contro lo Stato, per costringerlo a pagare i debiti. Siamo in rosso di 160mila euro». Più tardi, i delegati sindacali hanno incontrato Luigi Catalano, direttore generale dell’Ufficio scolastico. «Ho parlato con Fioroni ed il suo staff- chiosa Catalano- il ministero della Pubblica Istruzione sta lavorando per far in modo che le maternità, che coprono il 43% del budget delle supplenze, siano pagate dal ministero del Tesoro, da cui si potrebbero ottenere maggiori risorse per l’organico. E a maggio arriverà la seconda tranche di acconto per sanare i debiti scolastici». Una «boccata di ossigeno» che permetterà alle scuole di saldare gli stipendi dei supplenti e di «garantire la qualità dell’offerta formativa». Inoltre, «il tavolo tecnico che Fioroni ha promesso a Bologna, si farà».
I sindacati si dicono soddisfatti da questo incontro che dimostra «un’assunzione di responsabilità da parte dell’Ufficio regionale e del ministero- spiega Lamberto Benini, segretario Cisl Scuola- pare ci sia un’apertura, soprattutto se le richieste al ministero del Tesoro saranno accolte».
Una delegazione è poi partita verso l’Ufficio scolastico provinciale, per consegnare un documento sulla situazione degli organici di Bologna. Paolo Marcheselli, dirigente dell’Ufficio scolastico, era in udienza con Milli Virgilio e Paolo Rebaudengo, rispettivamente assessore comunale e provinciale all’Istruzione. Nel pomeriggio, all’Itis Belluzzi, si è tenuta un’assemblea pubblica, durante la quale è stato presentato un disegno di legge per «la riforma della disciplina delle attività educative di tempo pieno nella scuola primaria», a firma di Albertina Soliani, senatrice della Margherita. La proposta, definisce il tempo pieno come «40 ore, due insegnanti, 4 ore di compresenza» e propone che «l’onere derivante dall’attuazione della legge, derivi dalle maggiori entrate fiscali a carattere permanente». Ovvero, per il tempo pieno, i soldi devono essere presi dal «tesoretto». «Il tempo pieno è nato nella nostra regione- commenta Valter Vitali, Parlamentare Ds- per rispondere ad un’esigenza delle famiglie. Siamo pronti a firmare il disegno di legge». Alle 17, l’RdB delle scuole d’infanzia, ha incontrato una delegazione comunale composta da Rifondazione, Verdi e Cantiere, per interrompere la sperimentazione delle «supplenze a rapporto».


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