Unità/Bologna: Scuola, la Procura: occupare non è reato
Nell’occupazione delle scuole al massimo si possono ravvisare illeciti amministrativi. Il Pm Persico ha chiesto di archiviare le accuse per gli indagati delle XXI Aprile
Aperto ma già archiviato il fascicolo che indagava una mamma e il preside delle XXI Aprile
Lancio di uova dei sostenitori di Garagnani contro i genitori che manifestavano alle Longhena
di Giulia Gentile / Bologna
Manifestazioni e contromanifestazioni. Uova, agenti della digos in borghese, carabinieri in divisa. E un’iscrizione nel registro degli indagati - con richiesta d’archiviazione a tempi di record - per il preside delle elementari XXI aprile di Bologna, Stefano Mari, e per la presidente del Consiglio d’istituto Ursula Montanari. Continua a smuovere politica, società civile, magistrati e forze dell’ordine la mobilitazione di genitori e insegnanti contro il decreto sulla scuola della ministra all’Istruzione Maria Stella Gelmini. Giovedì, i carabinieri chiamati in extremis dalla preside Filomena Massaro avevano impedito a mamme e maestri di restare alle elementari Don Marella per la notte. E sempre due giorni fa, la Procura aveva fatto sapere di ritenere in qualche modo illecita l‘occupazione notturna del 24 e 25 settembre alle XXI aprile. facendo anche capire di aver iscritto qualche nome sul registro degli indagati per quell’iniziativa. E iscritti sono stati iscritti, Mari e Montanari: ma nel giro di poche ore (di ieri mattina la controfirma del provvedimento del Pm Luigi Persico, da parte del Reggente Silverio Piro), piazza Trento e Trieste ha siglato una richiesta d’archiviazione per i reati di omissione di atti d’ufficio (per il preside Mari, per non aver fermato l’assemblea e non aver ritenuto di predisporre un servizio di vigilanza notturna), e abuso d’ufficio (per la presidente del consiglio d’istituto, che avrebbe abusato del suo ruolo per promuovere ed organizzare la permanenza di bimbi e genitori a scuola, oltre ad aver violato i regolamenti di circolo che vietano l’organizzazione di riunioni fuori dall’orario scolastico). Era «evidentemente illecita», la condotta di maestri, mamme, papà, e scolari. Ma se comportamenti poco ortodossi ci sono stati, per la Procura - che aveva aperto il fascicolo sulla base di un’informativa della digos e di una denuncia del deputato forzista Fabio Garagnani - si trata solo di illeciti amministrativi: come la mancata osservanza dei regolamenti interni alla scuola. Nessun dubbio, poi, sul fatto che sia stata una manifestazione di protesta iniziata con una legittima assemblea: niente occupazione d’edificio pubblico, per compiere il quale bisogna entrare con violenza e senza permesso in uno stabile. All’azzurro Garagnani, che ieri si è presentato in piazza Malpighi con un gruppo di sostenitori che avrebbe fatto partire delle uova contro i manifestanti. attraverso la richiesta di archiviazione la Procura risponde che è «critica di costume», e non questione penale, interrogarsi sulla partecipazione degli scolari alle iniziative. Tantopiù quando, scrive Persico, foto della manifestazione mostrano i bambini intenti a disegnare, o pronti a dare «l’assalto al vassoio delle pizzette»: circostanze «commoventi», che «evidenziano la responsabilità morale e pedagogica di chi coinvolge i piccoli contestatori, che sembrano aver apprezzato più l’aspetto ludico, che quello “politico”» della cosa. Ad apprezzare invece l’aspetto “politico” sono i militanti finiani di Azione giovani: che ieri mattina hanno accolto alunni e docenti delle XXI aprile con lo striscione «Meno occupare, più lavorare». «Viva Berlusconi, abbasso l’anarchia» è la scritta comparsa invece davanti alle Don Marella. altri servizi a pagina II