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Unità/Bologna: Scuola, il ministero invia i rinforzi

Arrivano 15 insegnanti di inglese e 20 di sostegno. Rimane aperto il problema delle reggenze «dimezzate»

11/10/2007
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l'Unità

BOLOGNA Entro la prossima settimana nelle scuole bolognesi arriverà l’organico necessario. Il nuovo Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Luciano Chiappetta, non ha dubbi. «Ho terminato le verifiche per valutare le reali necessità degli istituti ed inviato la documentazione al Ministero». Che, a breve, «coprirà le cattedre mancanti». Arriveranno quindi i 15 posti di lingua inglese alle elementari, i 20 insegnanti per il sostegno ed il personale necessario per le scuole serali. «Non possiamo lasciare i bambini della scuola primaria senza le ore di lingua straniera - spiega Chiappetta-. Così come non possono esistere situazioni in cui un alunno disabile resti senza sostegno. Infine, dobbiamo permettere agli studenti-lavoratori di continuare la loro formazione, soprattutto perché molti di loro sono stranieri». Dall’inizio dell’anno, l’offerta di scuola serale era stata ridotta di due terzi, con allievi già iscritti in corsi attivati lo scorso anno che si sono visti costretti ad interrompere gli studi o a cambiare istituto. Due le emergenze per le quali si dovrà attendere una soluzione. «Alcune sezioni della materna funzionano con un solo docente del Ministero. Il secondo insegnante o non c’è, oppure è a carico del Comune. Vogliamo ce ne siano due, entrambi statali». Secondo punto critico, le reggenze, che riguardano 28 dirigenti. Sono 56 le scuole, sulle 118 totali, che si trovano quindi con un preside dimezzato, che ne gestisce due. «Questo è un problema ineliminabile quest’anno- continua Chiappetta- ma basta cambiare un articolo della legge. E la proposta è già al Ministero». Attualmente la graduatoria per i presidi è divisa in due settori non interscambiabili: uno per la scuola di base, l’altro per le superiori. Quindi, se un dirigente è in buona posizione per le superiori, ma c’è bisogno di un preside in una scuola media, non può essere chiamato. Se la proposta di legge dovesse essere approvata, vi sarà un unico livello. Nel frattempo, «incontreremo tutti i reggenti per supportarli al meglio».
La nuova nomina ad interim di Chiappetta preoccupa i sindacati, che, vista la situazione delle scuole bolognesi (con pagamenti arretrati per un totale di 14milioni di euro), avrebbero preferito un Provveditore fisso.
«Io resterò sicuramente per 3 mesi- conclude Chiappetta- finché non sarà pronto il nuovo regolamento a Roma. Ma non escludo di restare». In ogni caso, «mi sento di poter tranquillizzare tutti. Svolgerò la mia attività all’Ufficio scolastico provinciale come se dovessi restarci per 20 anni». Maria Cristina Marri, dell’Udc, ieri ha criticato il governo per l’arrivo di Chiappetta. La scelta di «un dirigente dirottato da Roma» rappresenta «il massimo dell'incapacità di Fioroni e Bastico», rispettivamente ministro.


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