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Unità/Bologna: Riforma Gelmini e materie scientifiche: «Sarà una strage»

Calano le materie scientifiche, calano i laboratori. A Bologna le ripercussioni della riforma saranno evidenti. Al Pacinotti i due indirizzi confluiranno in uno e le ore «caratterizzanti» diventeranno da 100 a500 in meno

12/03/2010
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l'Unità

CHIARA AFFRONTE

Bologna e provincia perderanno un numero esorbitante di ore di materie scientifiche, ai licei e negli istituti. Un calo a cui, con molta probabilità, corrisponderà un taglio di docenti in quelle aree: l’ipotesi è di 150 circa. La riforma Gelmini si ripercuote sopratutto su quelle materie e, negli istituti tecnici, su quelle caratterizzanti l’indirizzo. Così, visto che l’unico aumento evidenziabile di ore scientifiche si avrà solo nei licei ribattezzati delle “scienze applicate”, Bologna non se ne accorgerà neppure, visto che la previsione è che in città solo uno scientifico potrà funzionare con questa opzione, il Copernico (gli altri probabilmente, in provincia, saranno l’Alberghetti di Imola e il Fantini di Vergato). A mettere nero su bianco i numeri un’elaborazione di dati ministeriali curata da Antonella Andracchio con il coordinamento scuole superiori e il coordinamento precari scuola di Bologna. Sotto le due torri, inoltre, riflette Andracchio - chimico con più abilitazioni in tasca - «perderà di molto la possibilià di studiare in istituti tecnici caratterizzanti ». Un esempio è l’Istituto Pacinotti, una scuola dove, ad oggi, sono attivati due indirizzi: il tradizionale e il cosiddetto “progetto 5” (che confluirà nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”, nd.). «In questo caso Bologna perderà un buon numero di ore destinate alle materie caratterizzanti: con la situazione attuale i due indirizzi ne prevedono, uno circa 1700, l’altro intorno alle 2100. Entrambi confluiranno nel medesimo indirzzo e le ore saranno 1600 circa», riferisce Andracchio. In calo vertiginoso le ore di laboratorio in tutti gli istituti, ben 594 in meno: «Ovvio - per i docenti dei due coordinamenti - sono materie fatte di compresenze quindi il risparmio è maggiore». La ratio della riforma, infatti, «è solo quella dei tagli di risorse».

LE SCIENZE Se è vero che l’orario complessivo calerà da 36 a 32 ore la settimana negli istituti tecnici e professionali e a da 30 a 27 nei licei, è altrettanto vero che il dato più preoccupante riguarda le materie scientifiche. Nel biennio dei tecnici del settore economico le ore delle materie scientifiche diminuiranno da un minimo di 66 ad un massimo di 198; in quelli del settore tecnologico caleranno di 132. Le cose vanno ancora peggio nei trienni dei nuovi istituti tecnici “tecnologici” dove la riduzione delle materie scientifiche di indirizzo sarà di addirittura 300 ore (sparisce il diritto, aumenta del 30% l’italiano). Più difficile entrare nel dettaglio della situazione dei licei, visto il notevole numero di sperimentazioni esistenti: in sostanza le ore delle materie scientifiche calano sempre, eccetto che al liceo delle scienze applicate, opzione attivabile a Bologna solo al Copernico.

LO SCIOPERO Oggi, giornata di sciopero generale, l’invito dei due coordinamenti di docenti - precari e non - è quello di «farlo».Che sia a Roma, alla manifestazione nazionale della scuola (a cui aderiscono i Cobas), o che sia a Bologna, in quelle che si svolgono sul territorio con la Cgil, «l’importante è fare sentire il proprio no». Dopo il corteo, a Bologna, dalle 11.30 alle 12.30, il mondo della scuola prolungherà la mobilitazione con un presidio davanti all’Ufficio scolastico regionale in via de’ Castagnoli.


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