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Unità/Bologna: La scuola usata per la guerra

Giuseppe Caliceti

10/10/2010
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l'Unità

Venerdì 300mila studenti e docenti hanno chiesto le dimissioni del Ministro delll'Istruzione. Ad essi, ieri pomeriggio, in una manifestazione regionale a Reggio Emilia, si aggiungono tanti genitori degli studenti del gruppo trasversale «Riprendiamoci la scuola». Ma Gelmini, che non ha incontrato i precari «perchè sono militanti politici», non riceve neppure gli studenti perchè «dà fastidio che la scuola non sia più proprietà privata della sinistra ». Intanto ad Adro, dopo un mese dall'inizio delle lezioni, restano in una scuola pubblica i simboli leghisti e lo Stato è latitante. E a Chieri l'assessore all'Istruzione dichiara: «A scuola i disabili disturbano. Meglio mandarli via dalla scuola per essere seguiti da personale specializzato ». È ormai la guerra di tutti contro tutti. Mentre in Piemonte si parla di far uscire da scuola gli studenti disabili, in Lombardia entrano i militari. Titolo del corso: «Allenati per la vita». Tra le materie: armi e tiro, con gare pratiche finali tra pattuglie di studenti. Il corso, organizzato dall'ufficio scolastico lombardo e dall'esercito, ha l'investitura dei ministri Gelmini e La Russa. Obiettivo? Contrastare il bullismo grazie al lavoro di squadra. Chissà se è prevista la partecipazione di studenti disabili o, come accade per le prove Invalsi, sono esonerati per non rovinare la media


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