Unità/Bologna: La lezione scorretta di M.Limina
Giuseppe Caliceti
Fanno quasi tenerezza, Marcello Limina e l’Ufficio Scolastico Regionale dell’ Emilia Romagna, quando si preoccupano di chi farebbe una «voluta operazione di disinformazione » rispetto ai docenti in soprannumero che, con i tagli del Governo, non saranno licenziati, ma perderanno la cattedra a cui erano assegnati anche da decenni. Tuona Limina: «Per l’ennesima volta non ci stiamo a questo gioco di rimpalli mediatici». E ricorda il dovere di far passare, sulla scuola, «messaggi chiari e informati». Da che pulpito, viene da dire. Peccato che Limina e il suo ufficio non abbiano sentito questa urgenza anche prima di oggi. Mai una parola su ministri che chiamavano i docenti «fannulloni»; non ledevano l’immagine dell’istituzione? O si diceva «razionalizzare» per dire «tagliare»: errore lessicale? O qualcuno scriveva dell’«alto rapporto tra docenti e alunni in Italia » omettendo colpevolmente la presenza di alunni disabili e docenti di sostegno: dimenticanza? O, ultimamente, Gelmini pontificava la «non soppressione del tempo pieno »; anche se poi, senza l’organico necessario, effettivamente, salta: una svista? Limina pensi a lavorare sodo per l’avvio del prossimo anno scolastico nel rispetto di norme e sentenze. Con tutto rispetto, non abbiamo bisogno delle sue lezioni di corretta informazione.