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Unità: Bologna: Cgil al Comune: sulla scuola assemblee in tutti i quartieri

Alle elementari ormai mancano docenti anche per il tempo scuola normale, denunciano i presidi. Non va meglio per il tempo pieno: si rischia uno «spezzatino» anche tra 8 diversi docenti. Le scuole: inaccettabile.L’annuncio di un dirigente scolastico: «Mancano insegnanti, famiglie pronte ad autotassarsi» Alle elementari organici completati ma servono 40 docenti di lingua straniera in più

23/08/2009
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l'Unità

Cgil al Comune: sulla scuola assemblee in tutti i quartieri

ADRIANA COMASCHI
«Adesso i nodi vengono al pettine».
Giovanni Schiavone è il dirigente dell’istituto comprensivo 1, alla Barca. Con l'inizio dell’anno alle porte fa un bilancio che è un buon esempio dello stato di salute delle elementari cittadine dopo la cura dimagrante imposta dal ministero. «Premetto che siamo tra quelli messi meglio (sul sostegno abbiamo la copertura totale delle ore) e che non voglio creare allarme - spiega -. Ma mancano risorse sia per l’inglese che per i posti delle classi a tempo normale». E allora, per rispondere alle esigenze di chi ha chiesto le 33 ore, «se il Comune non ci aiuta non escludiamo nulla, le famiglie si sono già offerte di pagare un contributo per un educatore».
SALVARE IL TEMPO PIENO NON BASTA

Una extrema ratio che comunque non risolverà le altre emergenze. Per le quali secondo Sandra Soster, segretaria della Cgil scuola di Bologna, c’è un’unica soluzione: «Il governo deve restituire quello che ci ha tolto. Ed è una battaglia che non possiamo portare avanti da soli, dal Comune ci aspettiamo che organizzi assemblee a tappeto in tutti i quartieri per informare le famiglie». Un auspicio rivolto all’assessore alla scuola Simona Lembi, che la settimana prossima incontrerà tutti i dirigenti scolastici per fare il punto della situazione.
Gli organici delle elementari in teoria sono già stati definiti, quelli «di fatto» sono arrivati a inizio mese. I sindacati ne denunciano la carenza: ad esempio servirebbero 64 posti di lingua straniera, insegnamento che pure «rientra tra quelli obbligatori e dovrebbe dunque essere garantito per legge». Poco prima di Ferragosto allora il Csa decide, per ovviare a questo problema, di recuperarne 24 attraverso l’uso di compresenze del tempo pieno, dunque pescando dai posti comuni.
Tutto a posto? Non proprio, raccontano le scuole. «Così entrano in difficoltà anche gli istituti con tutte le sezioni a tempo pieno - ragiona ad esempio Schiavone -. E comunque è indispensabile potenziare le classi normali, che ormai non sanno più come fare». Non solo infatti non sono stati concessi più docenti in corrispondenza dell’aumento degli alunni (in tutti gli ordini di scuola entreranno 3.050 studenti in più, senza alcun nuovo docente), il Ministero ha pure tagliato: 2 docenti in meno al circolo 11 di Borgo Panigale, via 2 al comprensivo 15 al Navile, addirittura 3 quelli sottratti a una realtà già delicata come quella del Pilastro, e così via. «Dobbiamo dare delle risposte alle legittime richieste delle famiglie - avverte allora il preside - per chi ha chiesto 33 ore occorre valutare tutte le soluzioni».
ARRIVA LO SPEZZATINO DIDATTICO

Non va meglio però sul versante del tempo pieno. Perché arrivare alle 40 ore richieste, fa notare Soster, sfruttando al massimo le compresenze porta a un vero “spezzatino didattico”: decine e decine di bimbi delle elementari rischiano di veder girare nella propria classe fino a 8 insegnanti diversi. Un caos organizzativo, e un abominio dal punto di vista pedagogico. E le scuole non ci stanno. «Noi vogliamo arrivare a una rotazione di massimo 4 docenti - annuncia ad esempio il circolo 1 - per garantire un buon livello del servizio pubblico. Altrimenti è chiaro che ci sarà una fuga verso le private, i primi segnali ci sono già».

Rifiutate 57
sezioni a tempo
pieno. Medie, classi
troppo numerose
A volte i numeri valgono più di mille parole. Ecco quelli che senza un ulteriore intervento correttivo del governo disegneranno il volto della scuola di Bologna e provincia per l’anno scolastico 2009-2010.
Se si guarda a tutti gli ordini di scuola, a fronte di 3.050 studenti iscritti rispetto allo scorso anno, il ministero dell’Istruzione non ha assegnato un solo docente in più. Per le elementari, in organico di diritto sono stati attribuiti 3.275 posti, per un totale di 1.880 classi. Di queste, 1.091 sono a tempo pieno, 789 a tempo normale. Da notare però che le classi a tempo pieno sono le stesse dell’anno scorso: tutte le nuove richieste, che avrebbero portato alla costituzione di ben 57 sezioni, sono state respinte. In organico di fatto, ad agosto, sono stati confermati gli stessi numeri. Il Csa di Bologna ha però studiato il modo di recuperare almeno qualche posto per la lingua straniera, e lo ha fatto sfruttando al massimo le compresenze del tempo pieno.In questo modo ha recuperato altri 24 posti, che però sono stati ovviamente tolti da quelli per le altre materie.
Per le medie e le superiori invece l’organico previsto finora (ma non ancora definitivo) è di 5.420 posti. Cifra che non basta a garantire lo sdoppiamento delle classi troppo numerose alle medie, mentre alle superiori a oggi si annunciano classi di ben 31 alunni, compresi studenti portatori di handicap.


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