Unità: Bologna, 10mila in piazza: «Siamo qui per i nostri bambini»
Mamme, nonne e maestre manifestano contro il ministro. Polemica con un consigliere comunale di Fi
di Alice Loreti / Bologna
IN 10MILA hanno sfilato ieri per le vie di Bologna contro il decreto Gelmini. Nel lungo serpentone che ha attraversato la città, tra fischietti e striscioni, ci sono
mamme, bimbi, maestre e nonne. «Siamo qua per i nostri nipoti - dicono Lina e Luciana - è importante esserci. Il governo vuole tornare alla scuola degli anni 40, con il maestro unico che insegnava a leggere e a fare di conto. È inaccettabile». Unica nota stonata nel clima festoso della manifestazione, la presenza del consigliere comunale di Forza Italia, Lorenzo Tommasini.
Telefonino alla mano, scatta foto ai presenti. «Registro l’uso strumentale dei bimbi, che portano appeso al collo frasi più grandi di loro - afferma -. Oggi sfilano contro la scuola, domani come si confronteranno con i maestri? Credo ci voglia più rispetto per l’infanzia, portarli qua è di cattivo gusto ed è irrispettoso per l’infanzia». A chi gli fa notare che i bambini vengono usati per fare le pubblicità e vendere auto, l’azzurro risponde: «Per le pubblicità almeno le famiglie guadagnano ed è una loro scelta. Qua non guadagnano niente». Dalla folla, arriva un insulto rivolto al consigliere. Ed un grido: «Sei tu che strumentalizzi».
Angela è una maestra ed è venuta in treno dalla provincia per partecipare alla protesta. «La scuola è uno dei pochi posti in cui si cerca di tutelare i diritti dei bambini e le loro teste - dice -. Non li stiamo strumentalizzando, la scuola è loro».
Francesca corre da tutte le parti, con il suo piccolo cartellone: «Il tempo pieno non si tocca!». Accanto a lei, la mamma Palma. «Questa non è una protesta di sinistra o di destra - commenta -. Siamo qua per difendere la scuola pubblica». Presenti al corteo, anche i sindacati, ad eccezione della Uil; assessori, presidi, sindaci della provincia. E i partiti: Prc; Verdi, Sinistra Democratica; Socialisti; Pdci e Pd. Andrea De Maria e Salvatore Caronna, rispettivamente segretario provinciale e regionale dei democratici, plaudono alla riuscita della protesta. "Il grande successo della manifestazione - afferma De Maria - testimonia come vi sia a Bologna una diffusa contrarietà del mondo della scuola alle iniziative assunte dal ministro Gelmini.
Se la mobilitazione continuerà con queste caratteristiche, con il suo carattere unitario, la sua spontaneità dal basso ed il grande coinvolgimento di genitori ed insegnanti, sono convinto che vi siano tutte le condizioni perché il Governo ritiri i provvedimenti sulla scuola».