Torino dice no alla sperimentazione per il merito
Continua sempre più faticosamente il percorso di sperimentazione per la premialità dei docenti e delle scuole, secondo due progetti lanciati nel novembre scorso dal ministro Gelmini.
Viste le difficoltà di adesione da parte dei collegi dei docenti, il ministero aveva deciso nelle scorse settimane di estendere ad altre due province (Milano e Cagliari) la proposta di sperimentazione riservata inizialmente a Pisa e Siracusa (premialità per le scuole) e Napoli e Torino (premialità docenti).
Proprio da Torino viene un nuovo rifiuto di adesione alla sperimentazione, tanto da costringere l’Usr Piemonte a cercare nella regione altri istituti scolastici disposti a provare il nuovo progetto della premialità degli insegnanti.
Già a novembre e dicembre la città di Torino aveva rifiutato in modo massiccio la proposta di sperimentare il merito per gli insegnanti (in palio a fine anno la 14.ma mensilità per i migliori).
L’Amministrazione scolastica era stata costretta a prorogare il termine di richiesta di adesione dall’11 gennaio al 14 febbraio, estendendo l’offerta alle scuole di tutta la provincia, ma, come riferisce l’edizione torinese di Repubblica, anche dalla provincia i collegi dei docenti interessati hanno declinato decisamente l’invito.
Per far partire il progetto occorrevano 15 scuole che ancora non si trovano e ora l’Ufficio scolastico regionale ha deciso di estendere l’iniziativa a tutta la Regione.
Il direttore generale dell’Usr Piemonte, Francesco De Sanctis, ha deciso infatti di inviare una circolare in cui annuncia che “il campione delle scuole partecipanti viene esteso a tutta la regione, recependo le richieste già pervenute da scuole di altre province e valorizzando in tal modo la ricchezza e la varietà delle esperienze piemontesi nel campo della valutazione e dell’autovalutazione”.