Tirreno-Livorno-Bidelli e tecnici, tagli fino al 50%

Pagina 2 - Livorno
di Donatella Francesconi
Bidelli e tecnici, tagli fino al 50%
I lavoratori della scuola: "Livorno paga un tributo eccessivo"
La protesta nel giorno in cui sono state rese note le graduatorie del personale Ata

LIVORNO. Sono affisse da ieri, all'albo del Centro servizi amministrativi di via Marradi, le graduatorie permanenti definitive del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) della scuola. Ma ieri mattina una gruppo di lavoratori ha voluto manifestare il proprio dissenso con un presidio sotto l'ex provveditorato agli studi. "Dai dati comunicati - si legge in un documento davvero allarmante - è palese come Livorno sia una delle province maggiormente penalizzate, nonostante l'aumento della popolazione scolastica per quasi tutti gli ordini di istruzione". Per i soli collaboratori scolastici il taglio che viene denunciato è di 98 posti "anziché 80 come previsto dalle tabelle nazionali divulgate con i parametri definitvi solo il 12 maggio scorso".
La decurtazione totale - continua il conto fatto dai lavoratori - in molti casi "è vicina al 50%, contro il 25% previsto a livello nazionale data la presenza di ditte appaltatrici impegnate in una serie di servizi scolastici".
A essere a rischio, dunque, sarebbero tutta una serie di attività che lo stesso ministero, dopo gli incontri con i sindacati, ha indicato in un documento come una risorsa per la scuola dell'autonomia. Perché il personale Ata non comprende più solo la figura del vecchio bidello e sono soprattutto gli assistenti tecnici - il cui lavoro è fondamentale perché gli studenti possano avere accesso ai laboratori previsti - a vedere un crollo della presenza nelle scuole cittadine.
"Relativamente a queste figure - continua il documento - si insiste nel trasmettere il messaggio del loro presunto sovradimensionamento rispetto alle esigenze della scuola. Se, invece, si rispettasse il contratto essi risulterebbero in tutta Italia ampiamente sotto dimensionati".
Al punto che - denuncia da tempo la Cgil scuola - "in alcuni istituti superiori non è rara la situazione per cui lo stesso assistente tecnico segue due classi in due laboratori diversi". Nel mirino della Cgil, sulla questione "tagli", non solo ci sono solo gli indirizzi il ministero ma anche la scelta del Comune di Livorno di ricorrere, per queste figure, al sistema di "global service": "Per cui - spiegano i rappresentanti sindacali - i lavoratori fanno tutto, ma il loro numero diminuisce".
Non è solo quello del personale Ata il fronte "caldo" del nuovo anno scolastico. Anche a Livorno il rapporto alunni/docenti risulta più alto con un insegnante quasi ogni 26 studenti. Il numero di precari assunti con la nuova manovra del ministro Moratti non porterà in città, secondo le stime della Cgil, che una goccia nel mare mentre già quest'anno "la difficoltà per le sostituzioni derivanti dalla scarsa copertura economica per la nomina dei supplenti ha fatto mancare agli studenti molte ore di didattica. E l'offerta formativa, alla fine, si è difesa solo grazie alla volontà dei collegi docenti".
In questo quadro più che difficile, le famiglie alle prese con la scelta dell'indirizzo di studi superiori (si fa a dicembre 2005, ma la frequenza poi cade in un altro anno scolastico) dovranno fare i conti con l'iter del decreto di riforma di questo ciclo di studi. Con il rischio, dunque, di una scelta "al buio" soprattutto per le scuole tecniche.