Tecnica della scuola-Umbria: graduatorie da rifare
Umbria: graduatorie da rifare di Adalberto Reggiani I docenti precari in possesso del diploma Ssis non hanno diritto al punteggio di servizio conseguito nel periodo compreso tra la data di iscrizi...
Umbria: graduatorie da rifare
di Adalberto Reggiani
I docenti precari in possesso del diploma Ssis non hanno diritto al punteggio di servizio conseguito nel periodo compreso tra la data di iscrizione ai corsi e il conseguimento del diploma. E non hanno diritto nemmeno ai 3 punti previsti per i titoli diversi dall'abilitazione. Lo ha stabilito il Tar dell'Umbria che, il 31 luglio scorso, ha accolto la richiesta di sospensione delle graduatorie permanenti della provincia di Perugina, relative ad alcune classi di concorso.
Graduatorie permanenti da rifare in provincia di Perugia. Il Tar dell'Umbria ha accolto una richiesta di sospensiva della validità degli elenchi presentata da un gruppo di precari, determinando la cassazione provvisoria delle graduatorie permanenti di quella provincia.
Va detto subito che la decisione definitiva arriverà solo dopo il giudizio di merito. Ma la sospensiva ha effetto immediato e, sebbene, solo in provincia di Perugia, annulla anche la circolare con la quale il Ministero dell'Istruzione aveva dato esecuzione alla sentenza del Tar Lazio, con la quale erano stati annullati i decreti che consentivano ai precari diplomati Ssis di cumulare i 30 punti del diploma con quelli derivanti dal servizio eventualmente prestato durante il periodo di frequenza ai corsi.
Stando alla decisione dei giudici amministrativi umbri, il Ministero avrebbe omesso di disporre il divieto di cumulo dei 3 punti previsti per i possessori di titoli diversi dall'abilitazione. E non avrebbe specificato che i periodi di servizio non computabili ai fini del punteggio sono quelli compresi tra la data d'iscrizione ai corsi e il conseguimento del titolo.
La decisione vale solo per la provincia di Perugia. Ma è probabile che, sulla scorta di questo evento, l'esempio dei precari del capoluogo umbro sarà seguito anche nelle altre province, determinando una reazione catena, che mette a rischio l'inizio del prossimo anno scolastico.