Siracusa: I precari si appellano direttamente a Napolitano
Hanno parlato della drammatica situazione che vive la provincia di Siracusa per i tagli dissennati, di molto superiore alla media regionale, ed hanno portato una petizione con oltre mille firme
Hanno parlato della drammatica situazione che vive la provincia di Siracusa per i tagli dissennati, di molto superiore alla media regionale, ed hanno portato una petizione con oltre mille firme da consegnare al Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Una delegazione siracusana formata dagli assistenti Carmelo Randazzo (attualmente in sciopero della fame) e Salvo Agosta, accompagnati dal rappresentante sindacale Paolo Italia, segretario provinciale della Flc Cgil e dall'onorevole Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione Affari Istituzionali, ieri mattina, presso la Prefettura di Palermo, è stata ricevuta da Maria Rosa Trio, capo di gabinetto del Prefetto di Palermo.
La petizione, con oltre 1000 firme, frutto del presidio attivo, tenuto dal personale Ata, in occasione delle celebrazioni dell'anniversario della lacrimazione della Madonnina. La dottoressa Trio ha dato l'assicurazione che la petizione sarebbe stata consegnata al Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Nella petizione si evidenziano e si denunciano le criticità che stanno conducendo a uno scadimento della qualità del servizio pubblico scolastico subito dal nostro territorio. Tutto ciò penalizza gli alunni e le alunne, i genitori e gli operatori della scuola siracusana pubblica, dei servizi amministrativi indispensabili, dei laboratori didattici aperti e funzionanti e dei servizi ausiliari necessari e senza i quali non vi è qualità della scuola.
La delegazione è stata ricevuta dal vice presidente vicario dell'Assemblea regionale siciliana, Santi Formica, vista l'impossibilità di incontrare il presidente Cascio, data la contemporanea presenza del Presidente Napolitano all'Assemblea Regionale Siciliana.
La delegazione ha cercato in questo modo di portare a Palermo il dramma dell'occupazione, anche considerato che rispetto alle altre province Siracusa è stata particolarmente penalizzata.