Sicilia-Scuola, personale Ata tagliati 1191 posti altri 1800 a rischio
Scuola, personale Ata tagliati 1191 posti altri 1800 a rischio PALERMO '#8211; "Come per Termini Imerese è un disastro la chiusura dello stabilimento Fiat, così per la scuola siciliana è una...
Scuola, personale Ata tagliati 1191 posti altri 1800 a rischio
PALERMO '#8211; "Come per Termini Imerese è un disastro la chiusura dello stabilimento Fiat, così per la scuola siciliana è una vera tragedia ritrovarsi con 1191 posti in meno di personale Ata, e rischiare di perderne altri 1800 nei prossimi tre anni. Non è solo un problema occupazionale. Il rischio, serio, di questa che possiamo definire una vera e propria mattanza, è che si debba fare a meno di una serie di servizi essenziali per gli utenti".
È una denuncia drammatica quella del segretario regionale della Cgil Scuola, Enza Albini. Una denuncia drammatica che ieri il sindacato ha "girato" al neo direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Guido Di Stefano, al termine di un sit-in di fronte agli uffici di via Fattori. Il direttore Di Stefano, però, non ha potuto far altro che allargare le braccia, dal momento che le variazioni del 'tetto' degli organici non dipendono da lui: "Le uniche speranze concrete '#8211; dice lo stesso direttore Di Stefano '#8211; riguardano i posti di collaboratore scolastico per i centri Eda (i centri di educazione per gli adulti, ndr) che sono in tutto un centinaio. Per il resto, possiamo solo attendere. Il ministero è comunque costantemente informato della situazione, che effettivamente è abbastanza difficile".
Dalle brutte alle belle notizie. Almeno per il personale Ata di Palermo. Si avvia infatti a soluzione una vertenza che riguarda circa 300 operatori del capoluogo, quelli che nel 2000, passando dagli Enti locali ai ranghi statali, si erano visti 'scippare' la qualifica di operatore scolastico - qualifica di quarto livello conquistata attraverso appositi corsi ma non prevista a livello nazionale - per essere declassati a semplici bidelli. Una guerra durissima, quella degli operatori scolastici palermitani. Per ben due anni gli 'ex bidelli' - circa 300 nelle scuole cittadine - si sono rifiutati di svolgere mansioni di pulizia, mandando in tilt l'intero sistema.
Nei mesi scorsi, una raffica di ricorsi, vinti di fronte al Tar. E adesso, finalmente, anche la soluzione burocratica. Il direttore Di Stefano, infatti, ha annunciato che entro una settimana diramerà una direttiva per favorire una revisione di carriera omogenea di questo personale, per arrivare al giusto inquadramento economico e professionale.
"È un risultato importantissimo '#8211; sottolinea ancora Enza Albini '#8211; che sana finalmente questa vertenza. Al personale che ha vinto i ricorsi - un centinaio - verrà proposto un contratto che riconosce la qualifica di 'assistente tecnico'. A tutti gli altri, invece, verrà proposto un contratto normale di collaboratore scolastico, contenente però una clausola di garanzia per il riconoscimento della qualifica superiore qualora ci siano procedimenti in corso o da inoltrare. I posti di collaboratore scolastico che si verranno in questo modo a liberare saranno assegnati attraverso nomine a tempo determinato".
Mariateresa Conti