Sicilia. Scuola, la denuncia della CGIL: "Situazione allarmante"
Dossier del sindacato: posti insufficienti per soddisfare la richiesta delle famiglie soprattutto alla materna. Alto tasso di dispersione e di abbandono e classi superaffollate
Dossier del sindacato: posti insufficienti per soddisfare la richiesta delle famiglie soprattutto alla materna. Alto tasso di dispersione e di abbandono e classi superaffollate
di CLAUDIA BRUNETTO
Tagli agli organici dei docenti e del personale Ata, problemi strutturali, mancanza di una legge regionale sul diritto allo studio, posti insufficienti per soddisfare la richiesta delle famiglie soprattutto alla scuola materna. E ancora un alto tasso di dispersione e di abbandono scolastico e classi superaffollate. A guardare i dati del dossier presentato oggi dalla Flc Cgil, "Per la Sicilia... ripartiamo dalla scuola", la situazione del sistema dell'istruzione nell'Isola è disastrosa.
"Gli ultimi anni per la scuola siciliana - si legge nel dossier - sono stati terribili con un impoverimento dell'offerta formativa, mentre la dispersione scolastica arriva al 22,5 per cento, con punte del 29,5 e del 30,38 a Caltanissetta e a Ragusa". L'intento è quello di sollecitare ancora una volta il governo regionale e gli enti locali su questi temi. Con alcune proposte: varare la legge sul diritto allo studio, attivare una conferenza di servizio per affrontare il problema della dispersione
scolastica, costituire un'anagrafe per monitorare lo stato degli edifici scolastici.
E sono tanti i dati che fanno della Sicilia il fanalino di coda della scuola italiana e la allontanano sempre più dagli obiettivi europei, in tema di istruzione e formazioni. A partire dalla scuola dell'infanzia che lascia fuori oggi ben 15 mila bambini con lunghe liste d'attesa. Alla scuola primaria, invece, solo il 3 per cento degli alunni può accedere al tempo pieno a fronte di una percentuale
altissima delle scuole del nord che oscilla fra il 70 e il 95 per cento.
L'analisi della Flc Cgil guarda anche alle scuole carcerarie e ai corsi serali. "In queste condizioni - dice Giusto Scozzaro, segretario generale Flc Cgil Sicilia - e senza una politica dell'offerta formativa e dei fondi europei, la scuola non può essere in condizioni di formare i giovani per competere con i coetanei delle aree forti del paese e dell'Europa".