Scuole, in arrivo altri tagli: a rischio anche il sostegno
La spending review taglia il fondo per il Miglioramento dell'offerta formativa per recuperare soldi destinati a finanziare gli scatti d'anzianità dei docenti
Bologna
LA SPENDIG review taglia il Mof e il Fis? E allora i presidi tagliano il Pof. Calembour di sigle per indicare: navigazione plumbea per le nostre scuole sul fronte dei progetti. Sia quelli di arricchimento culturale sia (ed è ben peggio) quelli di sostegno programmati per affiancare gli alunni più fragili come, ad esempio, quelli con disturbi dell'apprendimento. Progetti, ma non solo. La scure cade anche sugli incarichi di staff (dai vicari ai coordinatori di commissioni): azzerati. «E' tutto bloccato rivela il preside del liceo Righi, Domenico Altamura . I progetti non partono (se accade è solo per la buona volontà degli insegnanti) e le nomine interne, necessarie per far funzionare una scuola, non sono state fatte». Il nodo è presto detto: il Mof è il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa che sarà potato non meno del 23% (ma si ipotizza fino al 38%); i soldi recuperati sono destinati a finanziare gli scatti di anzianità di 120mila professori (in primis quelli del 2011). Il Mof contiene il Fis, il fondo di istituto (già drenato del 30% nell'ultimo anno) da cui i presidi attingono per sovvenzionare i progetti inseriti nel Piano dell'offerta formativa (appunto il Pof: la carta d'identità di ogni istituto). Ma anche per pagare gli stipendi ai supplenti e l'integrativo ai vicari e ai docenti con funzioni strumentali. SE A livello nazionale le percentuali della mannaia sono queste, per la nostra provincia si aggirano sul 30%. «Questo per noi si traduce in un impoverimento spiega Filomena Massaro, preside dell'istituto comprensivo 12 e componente delle giunta di Asabo, l'associazione delle nostre scuole . Oltretutto il Fis, pensato per dare forza all'autonomia scolastica, è destinato per legge proprio ad arricchire l'offerta formativa. Se il taglio dovesse essere confermato, dovremmo fare delle scelte dolorose». Questo «è un colpo mortale alla contrattazione di istituto: usano il fondo per la qualificazione per dequalificare le nostre scuole», obietta Francesca Ruocco, segretario provinciale Flc Cgil. La scure sul Mof-Fis produce un taglio «lineare che cade su tutto», avverte Stefano Mari, preside del circolo didattico 3 che, in via cautelativa, ha approvato per ora solo il 60% delle attività. Un salto nel buio perché il rischio di dover abbassare la percentuale è reale. E il pensiero del dirigente corre veloce, ad esempio, ai bambini con disturbi specifici di apprendimento (Dsa) che «non sono coperti' da fondi specifici. Gli insegnanti e gli educatori che si dedicano a loro si pagano solo con il Fis».