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ScuolaOggi-L'UNIONE FA LA FORZA. INVITO ALLE SCUOLE DELLA CGIL DELLA LOMBARDIA A ORGANIZZARSI IN RETE

L'UNIONE FA LA FORZA. INVITO ALLE SCUOLE DELLA CGIL DELLA LOMBARDIA A ORGANIZZARSI IN RETE Dalla Cgil scuola della Lombardia l'invito alle scuole a organizzarsi in rete. Per farsi vale...

05/04/2004
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ScuolaOggi

L'UNIONE FA LA FORZA. INVITO ALLE SCUOLE DELLA CGIL DELLA LOMBARDIA A ORGANIZZARSI IN RETE
Dalla Cgil scuola della Lombardia l'invito alle scuole a organizzarsi in rete. Per farsi valere, per dar corpo a uno dei concetti fondamentali della vigente norma costituzionale sull'autonomia scolastica. Perchè, per citare un detto semplice, l'unione fa la forza. La proposta del maggior sindacato della scuola è stata elaborata non senza qualche perplessità (sei gli astenuti sull'approvazione del relativo ordine del giorno). Si tratta in ogni modo di un tentativo importante di spingere le scuole a diventare più protagoniste. Partendo "dal basso", come sottolinea l'ordine del giorno che pubblichiamo integralmente. Ci sembra comunque di capire che questa può essere una linea di tendenza che interessi anche altri livelli di responsabilità. Basti citare a questo proposito un altro esempio significativo: i dirigenti scolastici degli istituti tecnici di Milano e provincia usciti penalizzati dalle recenti iscrizioni per il prossimo anno scolastico hanno già attivato una sorta di coordinamento per affrontare la crisi e per elaborare una strategia di rilancio di questi indirizzi di studio.

Ecco il testo dell'ordine del giorno:

ORDINE DEL GIORNO

DEL COMITATO DIRETTIVO REGIONALE CGIL SCUOLA LOMBARDIA

SULLE RETI DI SCUOLE

Approvato all'unanimità con 6 astenuti

Le disposizioni relative all'autonomia scolastica hanno segnato una vera e propria rivoluzione copernicana nel sistema dell' istruzione statale del nostro paese. Le scuole, enti la cui autonomia è riconosciuta dalla Costituzione della Repubblica, non sono più terminali burocratici che applicano norme dettate dall'alto ma istituzioni che elaborano la propria offerta formativa nei luoghi della collegialità e della cooperazione previsti dalle norme dell' autonomia, in relazione alla loro identità e ai bisogni del territorio, gestiscono le risorse di cui sono dotate e determinano il proprio assetto organizzativo in funzione delle necessità dettate dall'offerta formativa proposta.

Nell'attuale fase politica la conquista dell'autonomia è messa quotidianamente in discussione dalla logica neocentralistica dell'attuale Ministro. Cosi come è evidente, e va respinto, il tentativo di frantumare il sistema scolastico nazionale. Taglio continuo delle risorse umane e finanziarie, incertezza sui tempi di erogazione dei finanziamenti, norme ministeriali che tentano di restringere gli ambiti dell'autonomia (si veda, tra gli ultimi, il decreto legislativo di attuazione della legge 53) sono gli aspetti più eclatanti del tentativo di ripristinare una catena di comando burocratico-politico sulle istituzioni scolastiche.

D'altra parte le scuole autonome vivono spesso in una condizione di isolamento, separatezza ed autoreferenzialità, prive di luoghi in grado di rappresentare le loro esigenze, sia nei confronti degli enti locali territoriali, sia nei confronti della stessa amministrazione scolastica.

Le reti di scuole, nella forma di associazioni che aggregano le scuole autonome e rappresentano le loro esigenze, si rendono sempre più indispensabili sia per vincere la debolezza intrinseca delle unità scolastiche isolate, sia per rispondere alla domanda di interlocuzione stabile e coordinata proveniente dagli enti locali e dagli altri soggetti operanti sul territorio, sia per contrastare i continui attacchi portati all' autonomia degli istituti scolastici.

Sulla base di queste considerazioni il direttivo regionale del SNS CGIL della Lombardia auspica la nascita, dal basso, di reti e associazioni di scuole che abbiano le seguenti connotazioni

a) siano cosa nettamente distinta

- rispetto ai collegi dei dirigenti scolastici che esistono in alcune province lombarde,

- rispetto alle associazioni professionali e alle organizzazioni sindacali dei dirigenti scolastici

b) siano realmente luoghi di confronto tra le singole scuole, comunità complesse nelle quali convivono diversi soggetti e organi collegiali con precisi diritti e ambiti di responsabilità. A tal fine, fermo restando che la legale rappresentanza dell'istituzione scolastica compete al dirigente, ai sensi dell'art. 25, comma 2, del decreto legislativo 165/01, è necessario che lo statuto preveda una forma di rappresentanza dei Consigli di Istituto delle scuole associate.

c) si dotino di statuti che non ledano i principi di autonomia nelle scelte e nelle decisioni delle singole scuole

d) scelgano come terreno di lavoro ambiti e problematiche che non si sovrappongano a spazi e competenze che norme di legge e contratti collettivi di lavoro riservano ad altri soggetti, e, in particolare, non interferiscano con la contrattazione integrativa di istituto e la contrattazione regionale e/o territoriale.

e) si costituiscano a partire da ambiti territoriali tendenzialmente coincidenti con quelli delle autonomie locali (circoscrizioni, comuni, province, ecc.) e tenendo conto dei bisogni formativi del territorio.

Il direttivo del SNS CGIL LOMABARDIA impegna quindi gli iscritti e le strutture del sindacato scuola regionale

a) a verificare, laddove reti e associazioni siano già costituite, la reale configurazione delle stesse, sia negli assetti organizzativi che nella legittimità degli ambiti di interventi, e la loro coerenza con i punti precedentemente, e ad operare, all'interno delle stesse reti ed associazioni, per orientarle verso modelli coerenti con i principi di cui sopra

b) a confermare e consolidare, in presenza di processi associativi positivamente avviati, esperienze e pratiche che hanno permesso di raggiungere buoni risultati

c) a sostenere, nei territori in cui nessun processo è stato ancora avviato, la nascita di reti e associazioni di scuole che abbiano le caratteristiche indicate.

Il Comitato Direttivo impegna la segreteria regionale ad organizzare un convegno/seminario che sia occasione di analisi e riflessione politica sulla problematica delle reti e associazioni di scuole e dei loro ambiti di iniziativa.


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