Scuola, la Regione fa i conti: servono 2 mila docenti in più
A fronte dei tagli, studenti in aumento, tempo pieno e massiccia presenza di ragazzi stranieri tra i banchi
L’Emilia-Romagna chiede almeno 2 mila docenti in più, il 4% rispetto all'organico attuale, per sostenere l’onda d’urto dell’aumento degli studenti. Oltre che il tempo pieno, la massiccia presenza di ragazzi stranieri tra i banchi e la forte incidenza degli istituti professionali. Ma la Regione sa bene che per il prossimo anno scolastico 2011-12 difficilmente cambieranno le cose rispetto ai numeri, e ai tagli, annunciati: «Ciò che vogliamo, però - ha detto in conferenza stampa l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi - è un sistema di criteri certi e oggettivi per l’assegnazione degli organici». Riuscire a ottenere 2 mila docenti in più «ci riporterebbe non certo alla situazione ante tagli, ma ci preme soprattutto avere delle regole». Per sostenere le proprie richieste viale Aldo Moro ha preparato un report sul sistema educativo in Emilia-Romagna: si tratta del risultato di un gruppo di lavoro dell’assessorato ed è il primo di una serie di Quaderni di educazione e ricerca.
I DATI DELLA SCUOLA - Ecco i numeri più significativi. Sono 510.316 i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole statali in regione, con un incremento medio annuo del 2%. Dall’anno scolastico 2000-2001 al 2010-2011 gli alunni sono aumentati addirittura del 26,6%, ovvero ce ne sono 107.325 in più. Una crescita superiore a quella della popolazione in generale nello stesso periodo, che si è attestata sull’11%. Il sistema educativo dell’Emilia-Romagna rappresenta oggi il 6,5% di quello nazionale, ma -dice il Report della Regione- il ministero le assegna il 6,3% dell’organico del personale docente e il 6,2% del personale ausiliario tecnico-amministrativo. Si tratta in pratica «di oltre 1.500 posti in meno, a cui si devono aggiungere i tagli agli organici avvenuti nel triennio 2009-2012, che hanno registrato una decurtazione di 3.711 docenti e 2.241 di personale Ata». Le istituzioni scolastiche autonome in regione sono 567 e hanno una media di allievi che raggiunge le 900 unità. Il numero medio di alunni per classe è 22,2, il più alto delle regioni italiane. Non solo: l’Emilia-Romagna ha anche la più alta percentuale di cittadini immigrati, circa il 15,7%, dei quali un terzo è di seconda generazione («abbiamo scelto l’accoglienza», rivendica con orgoglio Bianchi).