Scuola, l'amarezza dei precari a La Spezia
Affollato incontro giovedì 6 settembre al Favaro promosso dalla FLC CGIL
di Sondra Coggio
C'è il problema dei 90 bambini delle scuole medie, ai quali è stato negato il sostegno scolastico. C'è il problema degli Ata:che rischiano di perdere il posto (precario) perché il governo intende immettere nella loro graduatoria i prof dichiarati inidonei. C'è il problema di chi è laureato da anni, ma non ha ancora trovato – per l'anno in avvio – nemmeno un incarico. E ci sono i prof specializzati in sostegno che restano senza lavoro: mentre i prof di altre materie accettano di occuparsi (senza particolare preparazione) degli alunni in difficoltà: perché nella loro classe di concorso non ci sono ore.
Sono tante, le problematiche della scuola spezzina. Sono emerse all'incontro che Lara Ghiglione, Segretaria generale FLC CGIL La Spezia, ha promosso ieri alla sala Avis del Favaro.
I temi sono troppi e spinosi, tanto che ieri si è deciso di scorporare e rinviare ad un nuovo incontro (venerdì 14 alle 17 alla sala Arci) il grave problema dei famosi 6 punti riconosciuti e tolti agli specializzati, che hanno creato fortissimi contrasti fra precari, innescando ricorsi a vuoto e costosi consulti legali. Ogni prof ha la sua storia. C'è chi ha i capelli grigi, chi imbocca l'omogeneizzato al neonato, in mezzo alla sala: la vita va avanti. Giustamente.
Arianna è laureata in francese. Precaria, insegue il ruolo che non c'è: «L'anno scorso per lavorare mi sono divisa su tre scuole, quest'anno ancora non so se e dove insegnerò, pur essendo terza in graduatoria». Daniela è laureata da otto anni. Vorrebbe insegnare inglese: «Per quest'anno ancora non ho trovato posto in alcuna scuola». C'è Lucia, che “non ce la fa più”: «Non si può descrivere l'ansia di chi vive la precarietà, specie con la crisi che c'è». Il governo ha annunciato ora il concorso che mancava da 13 anni: ma anche stavolta, non è affatto chiaro cosa accadrà ai precari già in graduatoria. «Io sono insegnante di italiano alle medie – osserva una prof – pare prenderanno metà docenti in graduatoria, metà dal concorso: ma ci sono ancora anche le graduatorie del '99 su Genova». È tutto un incastro. Le recenti immissioni a ruolo hanno dato sollievo a qualche centinaio di prof., ma la sala al Favaro ieri era tutta piena: e l'insoddisfazione è emersa. Si spera di sbloccare il nodo del sostegno negato a 90 ragazzini: «La commissione di quest'anno, a metà fra Asl e Inps, senza specialisti, ha fatto scelte discutibili, che respingiamo – taglia corto Lara Ghiglione, non lasceremo nulla di intentato. Non bastassero questi 90 casi, ci sono quelli che sono stati certificati, ma ciononostante non hanno avuto la copertura dal ministero: bambini down o con handicap grave..».
Con Lara, per CGIL c'erano Giorgia Vallone e il responsabile nazionale dei precari, Claudio Franchi. Rifondazione è intervenuta con Jacopo Ricciardi e Filippo Vergassola, che denuncia la mamncanza di percorsi chiari e risolutivi, per garantire il diritto al lavoro. Un lavoro che spesso purtroppo salta, non viene riconfermato, non viene riconosciuto: come nel caso degli Ata. Martedì11 alle 8,30 al “Casini” saranno assegnati gli incarichi a tempo, perché il governo non ha deciso sulla (contestata) idea di far confluire fra gli Ata i prof inidonei al servizio. «Così facendo saranno fregati i precari storici – accusano
gli assistenti amministrativi e tecnici spezzini – e passerà l'idea che il nostro lavoro lo possa fare il primo che passa». Tanti sguardi delusi, tante espressioni amare: ieri il colpo d'occhio diceva tutto. Troppi spezzini aspettano ancora un posto certo, che dia loro finalmente la serenità a lungo inseguita.