Scuola Ferrara: anno nero, mancano all'appello 50 bidelli
L’allarme di Cgil e Cisl. Organico carente alle superiori E il caos graduatorie accende la “guerra” tra precari
Nemmeno il tempo di sentire suonare la campanella di fine anno scolastico che, come d’altronde è normale, si programma il prossimo. Quel che si prospetta è un 2011/12 carico di problemi, dicono dalla Cgil: «Arriviamo a questa scadenza con il fiato grosso – spiega Fausto Chiarioni – e dai dati sugli organici che girano in questi giorni non c’è proprio da scommettere sulla garanzia del regolare svolgimento dei corsi per l’anno prossimo». Se n’è parlato lunedì nella sede di via Madama dell’Ufficio scolastico provinciale. Dal vorticoso fluttuare di tabelle e cifre è emerso che se per la scuola primaria, grazie alle compensazioni interne di personale tra una scuola e l’altra, si è stati capaci di gestire e di mettere in sicurezza la situazione, le criticità finiranno per riguardare in maniera prevalente la scuola secondaria di secondo grado: «Rispetto all’organico che ci è stato conferito – sottolinea Chiarioni – alle superiori mancano oltre una decina di posti da insegnante, dobbiamo ancora capire quali classi dovranno soffrire in misura maggiore. Veniamo da un anno difficilissimo, quello che si sta avvicinando rischia di essere peggiore, se non si troverà una soluzione adeguata con un organico di fatto rafforzato come ci era stato promesso. Assunzioni in ruolo? Circolano dati aleatori, spesso propagandistici». Se la Cgil punta sulle cause intentate dagli insegnanti precari che pretendono le cattedre a tempo indeterminato (in provincia sarebbero circa 400 i fascicoli raccolti), la Cisl definisce come «una nostra grande conquista» il piano triennale di immissioni in ruolo delineato dal recente decreto sviluppo: «Il prossimo anno – specifica Maria Cristina Vendra – avremo stabilizzazioni di personale per 40 unità nella scuola dell’infanzia, 37 nella primaria e una cinquantina nella secondaria di primo e secondo grado. Oltre che un buon numero di posti nel sostegno e per il personale Ata». Per ciò che riguarda i bidelli la Cgil calcola però 50-60 posti in meno nel Ferrarese per il 2011/12: una stima che deriva dal dato ufficiale regionale che parla di 728 posti da tagliare: «L’anno scorso – aggiunge Chiarioni – furono 649, quindi meno: vorrà dire che avremo scuole con due o tre piani a cui dovrà badare un bidello soltanto, con le conseguenze che possiamo immaginare».
La situazione rimane critica per gli insegnanti precari, con in aggiunta una novità che rischia se possibile di aggravare la situazione. Ovvero il via libera a un’accresciuta mobilità territoriale, risultante dall’aggiornamento delle graduatorie a esaurimento che ora prevedono la possibilità di ingressi da persone iscritte in precedenza in altre province. «E’ preoccupante – dice Chiarioni - perché a Ferrara le liste sono destinate a infoltirsi». I nuovi ‘pretendenti’, che quindi finiranno per acutizzare la concorrenza con i ferraresi ‘doc’, non arriverebbero solo dal Sud. Ma quel che è più destabilizzante è il fatto che le graduatorie ne usciranno sconvolte: «Molte persone che erano nei primi posti – spiega la Vendra – finiranno per essere superate. Noi della Cisl proponiamo modalità di assunzione secondo il metodo della retrodatazione giuridica, per cui chi sarà assunto a settembre 2011 figurerà esserlo dal settembre 2010, in questo modo salvaguardando le posizioni ottenute nelle vecchie graduatorie».
Fabio Terminali