"Scuola, dall'asilo al liceo mancano gli insegnanti"
I sindacati: situazione disastrosa, nella provincia di Roma l´organico integrato solo di 139 unità
VIOLA GIANNOLI
SARA GRATTOGGI
Chi sperava di poter avviare una classe a tempo pieno in più o di evitare di doverne accorpare alcune, probabilmente rimarrà deluso. L´organico di fatto assegnato in provincia di Roma per il prossimo anno scolastico ammonta, infatti, a sole 139 unità. Un numero di insegnanti «insufficiente per rispondere alle reali esigenze del territorio» secondo la Flc Cgil, che sottolinea: «La situazione è di una gravità inaudita, non ci eravamo mai trovati di fronte a un organico così striminzito».
Il problema interessa soprattutto le scuole d´infanzia, a cui non è stato assegnato nessun docente in più, a fronte di lunghissime liste d´attesa. «È una vera e propria emergenza sociale, perché anche gli asili comunali non riescono ad accogliere tutti i bimbi che fanno domanda e in questo modo molte famiglie saranno costrette a rivolgersi a privati» spiega il sindacato. Non va meglio alle elementari, dove l´organico è stato integrato di sole 50 unità per tutta la provincia e non sarà possibile, dunque, aumentare le sezioni a tempo pieno, accogliendo tutte le richieste delle famiglie. «Disastrosa» la situazione anche alle medie, a cui sono stati assegnati 15 docenti con incarico annuale, e alle superiori, a cui ne sono stati dati 50. «Le scuole che hanno alunni in lista d´attesa non potranno assorbire tutte le iscrizioni in prima e saranno costrette a rifiutare decine di studenti - denuncia la Flc Cgil - Ma ciò viola il diritto allo studio costituzionalmente garantito». Per questo, il sindacato lancia un appello al ministero dell´Istruzione affinché ritocchi al rialzo il numero dei docenti con incarico annuale.
Ed è polemica anche sul "caso precari". Ad oggi, non è ancora stato reso noto il numero delle nuove assunzioni nella regione, anche se si stima che delle 67mila immissioni in ruolo su scala nazionale annunciate dal ministro Gelmini, al Lazio ne spetteranno poco più di 6mila, tra insegnanti e personale Ata, a fronte, però, di una "lista d´attesa" di circa 25mila precari. «Abbiamo chiesto un incontro all´Ufficio scolastico regionale, ma non abbiamo ricevuto risposta» spiega Francesco Cori del Coordinamento precari della scuola (Cps). Ma è soprattutto l´accordo siglato da governo e sindacati (Cgil esclusa) a far infuriare i precari: «Hanno promesso assunzioni in cambio del blocco degli scatti stipendiali fino al 2014. È solo un contentino insufficiente a coprire le esigenze del mondo della scuola dopo tagli e pensionamenti» attacca il coordinamento, che già lancia una manifestazione nella Capitale per il prossimo 8 ottobre.