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SardegnaOggi-Scuola. Docenti in Piazza per il rinnovo del contratto

venerdì, 18 marzo 2005 Scuola. Docenti in Piazza per il rinnovo del contratto In 600, fra insegnanti, studenti e personale non docente, hanno invaso le vie di Cagliari nella mattinata di ogg...

20/03/2005
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venerdì, 18 marzo 2005

Scuola. Docenti in Piazza per il rinnovo del contratto

In 600, fra insegnanti, studenti e personale non docente, hanno invaso le vie di Cagliari nella mattinata di oggi per protestare contro la Riforma della Scuola Pubblica Moratti. Lo sciopero, indetto a livello nazionale, nell'isola è stato promosso dalla FLC-CGIl. In primo piano la rivendicazione del rinnovo contrattuale dei docenti scaduto nel 2003. Fra le richieste un piano d'intervento concreto per arginare il triste fenomeno della dispersione scolastica isolana.

CAGLIARI - Stamane in più di 600, fra insegnanti e studenti, sono scesi in Piazza per partecipare allo sciopero nazionale contro la Riforma Moratti della Scuola Pubblica. Nell'isola la manifestazione, è stata promossa dalla FLC-CGIl. I punti all'ordine della protesta sono il rinnovo contrattuale del personale docente, scaduto oramai da 18 mesi, "sul quale sottolinea Nunzia Porrà sindacalista CGIL il Governo nazionale sembra non essere propenso a stanziare una lira. Chiediamo che nella legge finanziaria nazionale l'incremento delle risorse per il rinnovo contrattuale si attesti all' 8%. Ma il Governo sembra disposto a concedere un aumento pari al 4%."

La richiesta dell'abrogazione della Legge Moratti ed il ritiro dei decreti applicativi "è un ottimo punto di partenza prosegue per rimarginare i danni creati alla scuola pubblica dalla Riforma. Danni che si stanno spandendo a macchia d'olio su tutti i livelli d'istruzione, dalla primaria fino all'Università e alla ricerca." Il terzo punto su cui si snoda la protesta è il blocco immediato del disegno di legge sullo stato giuridico degli insegnanti "che eliminando la contrattazione lascia i professori alla mercè dei dirigenti scolastici."

Le 200mila assunzioni messe in campo per i prossimi 5 anni non sono in grado di coprire i 400mila posti lasciati vacanti dal personale che andrà in pensione "così reclamiamo l'immediata immissione in ruolo del personale precario, docente e ATA." Lo sciopero è stato un momento per dare un'occhiata anche ai problemi di casa nostra, dove la scure dei tagli operati dalla Giunta Soru "sta mettendo sottolinea Porrà in seria crisi la qualità dell'istruzione." In primo piano la rivendicazione di misure concrete contro il fenomeno, per altro in continua crescita, della dispersione scolastica cominciando dal recupero degli oltre 3000 mila studenti della formazione che sono stati privati del diritto all'istruzione. Fra le richieste figura il diritto del sostegno per i diversamente abili ed un piano di interventi per supportare le gravi carenze del sistema scolastico isolano.

Melina Luesu


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