SardegnaOggi: Cgil, inaccettabili i tagli alla scuola

Istruzione a rischio in Sardegna secondo il segretario regionale della Flc-Cgil, Peppino Loddo. Il sindacalista riporta alcune bozze del ministero secondo le quali nell'Isola si perderanno oltre mille insegnanti nel solo prossimo anno. A questi si aggiungeranno altri 670 tra personale amministrativo e tecnico.

CAGLIARI - La situazione è grave, secondo Loddo. "Con un calo del 5,18%, quello in Sardegna sarà il secondo taglio più consistente d’Italia, subito dopo la Calabria”, ha spiega il segretario regionale della Flc-Cgil in una nota. “Viene così innalzato di circa un punto percentuale il rapporto alunni/docenti, portandolo a 11,49 alunni per docente. Da 20.0009 gli insegnanti scendono a 18.972, un calo non giustificato dalla riduzione di circa 4.200 alunni (-2,26%). Per il sostegno, l’organico di fatto di quest’anno in corso non subisce per il 2010-2011 variazioni significative: 2.426, ma restano irrisolte le situazioni di grande sofferenza che spesso hanno preso la via dei reclami giudiziari".
Loddo denuncia una situazione che vedrà sempre più difficile il mantenimento dei già precari edifici scolastici. "In Sardegna esistono oltre 1600 edifici scolastici e 387 Autonomie Scolastiche, circa 220.000 alunni: ebbene gli A.T.A. attendono all’apertura di questo numero di scuole, alla loro pulizia, alla vigilanza, alla cura ed assistenza degli alunni, al funzionamento amministrativo e al funzionamento dei laboratori. Questa ulteriore riduzione mette seriamente a rischio l’erogazione del servizio scolastico nel
suo complesso".